Spending review, anche gli sprechi di energia nel mirino del Governo
La bozza di decreto sulla spesa pubblica approvata dal Consiglio dei ministri impone agli enti pubblici di adottare entro due anni provvedimenti per la riduzione dei consumi energetici. Previsto in particolare il ricorso alle rinnovabili nelle scuole
04 May, 2012
C'è anche un riferimento alla riduzione dei consumi energetici degli enti locali, nella Spending review varata dal Governo per tagliare la spesa pubblica e eliminare le inefficienze dell'amministrazione. Un riferimento piuttosto vago, a dire il vero, dal momento che l'unica indicazione presente nella bozza di decreto approvata da Palazzo Chigi è che gli enti locali avranno 2 anni di tempo per varare delle misure di contenimento dei consumi di energia.
«Le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 – si legge nella bozza licenziata dall'Esecutivo – entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sulla base delle indicazioni fornite dall'Agenzia del demanio, adottano misure finalizzate al contenimento dei consumi di energia e all'efficientamento degli usi finali della stessa, anche attraverso il ricorso ai contratti di servizio energia di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412 e al decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115».
Per conoscere nel dettaglio le misure adottate dai vari enti locali, dunque, bisognerà aspettare, ma probabilmente sarà previsto il rinnovo dei contratti per la fornitura di energia nelle scuole. Gli enti locali, infatti, dovranno prevedere negli istituti scolastici il ricorso alle rinnovabili.