Quinto conto energia, Comitato Ifi critico sulle possibili modifiche
Le proposte delle Regioni sul Quinto conto energia non convincono l'associazione, perplessa soprattutto per quanto riguarda il bonus riconosciuto agli impianti realizzati in Europa e alla premialità per la rimozione dell'amianto
11 May, 2012
Proposte di modifica al Quinto conto energia troppo blande e insoddisfacenti. Questa l'accusa mossa dal Comitato Ifi (Comitato industrie fotovoltaiche italiane) alle Regioni all'indomani della Conferenza unificata da cui sono trapelate le prime indiscrezioni su possibili correttivi al decreto. Correttivi inadeguati, secondo l'associazione, a cominciare dal del bonus per i pannelli made in Europe, che potrebbe essere destinato solo agli impianti con potenza superiore ai 100 kW. Ifi, invece, vorrebbe che la premialità venisse concessa anche in caso di installazioni di taglia inferiore. «Se questa misura dovesse trovare conferma nel testo definitivo del Quinto conto energia – scrive l'associazione - permetterebbe alle industrie cinesi produttrici di pannelli fotovoltaici di operare senza alcuna concorrenza al di sotto dei 100kW e quindi al di fuori del meccanismo di controllo del Registro».
A preoccupare il Comitato Ifi è anche la questione dell'extra riconosciuto in caso di rimozione dei tetti in amianto, che secondo l'associazione potrebbe favorire a sua volta il mercato cinese. «Si potrebbe addirittura giungere alla paradossale possibilità per gli impianti realizzati con moduli cinesi di beneficiare di un ulteriore premio, quello per l’amianto – aggiunge la nota di Ifi - che, sommato alle pratiche di dumping già messe in atto negli ultimi due anni, allargherebbe in modo ancor più marcato la forbice tra prezzi applicati da aziende cinesi ed europee, non permettendo la sopravvivenza di queste ultime». Infine, secondo il Comitato, ci sarebbe un problema di discriminazione nei confronti dei cittadini. «Riconoscere un premio “Made in Ue” ai soli impianti sopra ai 100kW creerebbe una discriminazione tra i fruitori degli stessi – gli utenti finali – ed escluderebbe ingiustificatamente i proprietari di impianti di potenza inferiore a 100kW dalla possibilità di ricevere tale premio».