Comitato Riprendiamoci Il Futuro: "Una Gomorra in terra di Bari"
Dissotterate finora enormi quantità di rifiuti speciali nelle contrade Pozzovivo, San Vincenzo, a Mola, e Martucci, tra Mola e Conversano. Altre sorprese potranno venir fuori anche nei terreni sequestrati ad Acquaviva e Triggiano. Il comitato chiede dunque chiede maggiori controlli e l'attuazione delle autorizzazioni ambientali per la discarica
22 May, 2012
Gli accertamenti e gli scavi effettuati nel corso delle indagini promosse dalla Procura di Bari nei terreni della Lombardi Ecologia, sequestrati l’11 maggio scorso successivamente all’azione dimostrativa di Domenico Lestingi, stanno portando alla luce enormi quantità di rifiuti sotterrati in passato nelle contrade Pozzovivo, San Vincenzo, a Mola, e Martucci, tra Mola e Conversano. Sono stati rinvenuti in particolare, stando a quanto riportato dagli organi di informazione: amianto, plastiche, lamiere d’auto, resti di medicinali, carcasse di animali, materiale elettrici ed elettronici, rifiuti cimiteriali e scarti industriali, RSU bruciati e seppelliti.
Si dovranno, comunque, aspettare i risultati ufficiali dei rilievi dei tecnici dell’ARPA e il pronunciamento della magistratura e non sappiamo quali altri sorprese potranno venir fuori anche nei terreni sequestrati ad Acquaviva e Triggiano. Sappiamo alcuni dei terreni sequestrati sono ricollegabili a Lombardi. La procura sta indagando per accertare le responsabilità in merito all’imputazione di “gestione illecita di rifiuti”.
Il Comitato Riprendiamoci il futuro ritiene di poter dire che sta venendo alla luce una Gomorra in terra di Bari, che conferma quanto le associazioni ambientaliste e singoli cittadini denunciano da anni. Gli accertamenti proseguiranno nei prossimi giorni.
Purtroppo, però, a pochi metri da quanto avviene nei terreni oggetto d’indagine, i controlli ambientali per il monitoraggio degli effetti del terzo lotto della discarica presente in contrada Martucci sono molto carenti. Non viene rispettata l’Autorizzazione Integrale Ambientale (AIA) del dicembre 2009, che prevede uno studio idrogeologico per determinare la direzione delle acque di falda in modo da scavare in modo congruo i nuovi pozzi per il monitoraggio delle acque di falda.
Ad oggi, a più di un anno dalla chiusura del terzo lotto della discarica della Lombardi Ecologia, non solo quello studio non è stato fatto, ma non sono stati nemmeno scavati i nuovi pozzi. E la beffa è completa considerando che la Lombardi Ecologia ha inoltrato una richiesta di diminuzione dei pozzi-spia e che nemmeno dai pozzi-spia attualmente disponibili a valle dell’impianto le acque sono prelevate e analizzate regolarmente. Ad esempio, il pozzo spia a valle del terzo lotto, dal quale nel 2008 era stato rilevato un elevato contenuto di nitrati, non è stato analizzato per quasi due anni e solo recentemente si è ripreso ad analizzare le sue acque! Eppure quel pozzo è prospiciente proprio a uno dei terreni attualmente sottoposto a sequestro dalla magistratura!
Il Comitato Riprendiamoci il Futuro chiede con forza e con sdegno che l’AIA sia rispettata e che lo studio e i pozzi siano effettuati senza ulteriori tergiversazioni. La tutela della salute e dell’ambiente prima di tutto!
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Comitato
Riprendiamoci il Futuro
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