Emissioni, Iea: nel 2011 in aumento a livello mondiale. Calo in Europa e Usa
Secondo il World energy outlook dell'Agenzia internazionale dell'energia, nel 2011 la produzione mondiale di gas serra è aumentata del 3,2% rispetto all'anno precedente. In aumento soprattutto la Co2 prodotta da Cina e India, mentre Europa e Stati Uniti registrano un calo delle emissioni
25 May, 2012
Le emissioni mondiali di gas serra hanno raggiunto il loro massimo nel 2011. Lo attesta il World Energy Outlook 2011, il rapporto annuale pubblicato qualche mese fa dall'Agenzia internazionale dell'energia (International energy agency, Iea),su cui è stato appena diffuso un focus dedicato proprio alle emissioni. Il report, in particolare, stima che la produzione annua di gas serra in 31,6 miliardi di tonnellate. Rispetto al 2010, spiega l'Iea c'è stato un aumento del 3,2% su base annua, pari, in termini assoluti, a 1 miliardo di tonnellate di CO2.
Il contributo maggiore all'aumento globale delle emissioni dipende dalla Cina, che da sola ha visto crescere i gas serra di 720 milioni di tonnellate (il 9,3% rispetto al 2010), soprattutto a causa dell'aumentato uso di carbone. L'Agenzia, però, sottolinea anche l'impegno del gigante asiatico nella direzione dell'efficienza energetica e della promozione delle rinnovabili. «Quel che la Cina ha fatto in un periodo così breve di tempo per migliorare l'efficienza energetica e distribuire l'energia pulita sta già pagando dividendi importanti per l'ambiente globale – ha osservato Fatih Birol, econmista capo della Iea – Senza questo impegno, le emissioni di CO2 della Cina nel 2011 sarebbero state più alte di circa 1,5 miliardi di tonnellate». Altrettanto importante il ruolo dell'India, le cui emissioni sono aumentate di dell'8.7%, portando il Paese al quarto posto come produzione di gas serra Cina, Usa ed Unione europea. Nonostante questo, però, a livello pro capite le emissioni di Cina e India sono ancora molto inferiori al livello medio dei Paesi Ocse: rispettivamente, un cinese medio emette il 63% dei gas serra di un abitante di un Paese occidentale, mentre un indiano medio solo il 15%.
Se le economie emergenti hanno visto una crescita delle emissioni, il 2011 ha segnato invece una battuta d'arresto per le potenze occidentali, alle prese con la recessione economica e il rallentamento della produzione industriale. Nell'Ue, ad esempio, la produzione di CO2è diminuita dell'1,9%, mentre negli Usa il calo è stato dell'1,7%, Anche le temperature miti dell'inverno americano hanno contribuito ala riduzione delle emissioni. In calo anche il consumo di petrolio nel settore dei trasporti e, sempre negli States, l'uso del carbone per la produzione di elettricità.