Assovetro e CoReVe presentano “Da vetro nasce vetro”
Il ciclo virtuoso del vetro, la filiera verde che resiste alla crisi. In aumento dell’1,77% la produzione di bottiglie, vasi e flaconi in vetro e del 7,6% l’utilizzo del vetro riciclato, con un risparmio energetico di 3 milioni di barili di petrolio. E’ del 68,1% il tasso di riciclo del vetro e cresce del 6% la raccolta differenziata degli imballaggi. Galleria fotografica
28 May, 2012
In un momento di economia in difficoltà ci sono aziende e prodotti che hanno scelto il “verde” per fronteggiare la crisi. La filiera del vetro, materiale ecologico per eccellenza, ha superato il 2011 in segno positivo. La produzione degli imballaggi in vetro (bottiglie, vasi, flaconi) ha segnato nel 2011 un incremento dell’1,77% sull’anno precedente (+1,58% per tutti i contenitori in vetro), con un particolare salto nella produzione di vasi alimentari (+13%), e l’industria dei contenitori in vetro ha utilizzato più di 2 milioni di tonnellate di vetro riciclato (+7,6% rispetto all’ anno precedente) risparmiando così più di 3 milioni di barili di petrolio e più di 2 milioni di tonnellate di CO2. Anche per quanto riguarda l’avvio al riciclo dei rifiuti di imballaggio in vetro continua il trend posivo: nel 2011 i rifiuti di imballaggio nazionali riciclati sono stati pari a 1.570.302 tonnellate, con un incremento di circa 100Mila tonnellate corrispondenti al 6,8% in più rispetto all’anno precedente ed è stato raggiunto un tasso di riciclo pari al 68,1%, superiore di più di 8 punti rispetto all’obiettivo europeo, stabilito nel 60%. Questo quanto è emerso nel corso dell’evento “Da vetro nasce vetro” (Genova, 26 maggio 2012) organizzato da Assovetro (Associazione Nazionale degli Industriali del Vetro) e da CoReVe (Consorzio Recupero vetro), che si è concluso con la visita ad un impianto di trattamento di riciclo del vetro e ad uno stabilimento di produzione situati a Dego (Sv), dove si è potuto constatare con mano il ciclo virtuoso del vetro, da scarto, a materia prima, a prodotto finito.
A tutti piace il vetro
La sostenibilità ambientale è una delle carte vincenti del vetro. I contenitori in vetro per bevande e cibi sono, infatti, preferiti dal 74% dei consumatori italiani (65% europei) perchè preservano il sapore del cibo o delle bevande che contengono e non danneggiano l’ambiente (sono infatti riciclabili al 100% e all’ infinito). Questa preferenza per il vetro si è mantenuta costante negli anni. A fronte di un aumento complessivo della produzione nel 2011 dell’1,77%, all’interno del settore degli imballaggi in vetro si è registrato un incremento della produzione di bottiglie dello 0,84% rispetto all’anno precedente, della produzione dei flaconi per l’industria farmaceutica e cosmetica del 3,60%, dei vasi alimentari del 13%.
Nel 2011 l’industria italiana del vetro ha utilizzato, a fronte di una produzione per i soli imballaggi pari a 3.568.710 tonnellate, 2.052.000 tonnellate di vetro riciclato (+7,6%) con un ricorso alle importazioni di rottame per circa 223.000 tonnellate, in quanto il vetro proveniente dalle raccolte differenziate nazionali non riesce a soddisfare il fabbisogo dell’industria. Per dare una misura del ruolo del riciclo nel settore, basti pensare che su dieci bottiglie scure (le più comuni) ben nove sono prodotte con vetro riciclato proveniente dalle raccolte differenziate; una percentuale alta di rottame di vetro (45%) si trova anche nelle bottiglie chiare, che, per essere prodotte, hanno bisogno di rottame incolore.
Proprio per migliorare la qualità del rottame di vetro, in alcune città, come Verona e Ferrara, sono state avviate raccolte differenziate per colore.
“L’industria del vetro - ha detto Giuseppe Pastorino, Presidente della sezione vetro cavo di Assovetro - nonostante la difficile situazione di crisi continua ad investire in ricerca ed innovazione e l’aumento della produzione 2011 dimostra come il mercato premi chi tutela l’ ambiente. Il nostro settore utilizza infatti un’alta percentuale di vetro riciclato, senz’altro un benefit in termini energetici ed ecologici, ma assolutamente vitale per la tenuta delle nostre aziende. Sarebbe necessario, per incrementare l’utilizzo del rottame, migliorarne la qualità favorendo la raccolta differenziata monomateriale, come acuni comuni virtuosi già fanno”.
Cresce il vetro raccolto, il primato alla Valle D’Aosta
E’ una cifra record quella relativa all’avvio al riciclo dei rifiuti da imballaggio in vetro nello scorso anno. Nel 2011, infatti, in Italia si è raggiunta la cifra di 1.570.302 tonnellate, pari al 68,1% di gran lunga superiore all’obiettivo del 60% posto dalla normativa. Tale quantitativo è stato reimpiegato in vetreria per la produzione di nuovi contenitori. Il vetro da imballaggio proveniente dalla raccolta differenziata in Italia ha visto un aumento di oltre il 6% rispetto all’anno scorso, raggiungendo circa 1.700.000 tonnellate. Questa crescita in valore assoluto si deve però confrontare con una qualità della raccolta differenziata nazionale che ancora fatica ad attestarsi ai massimi livelli. Si stima, infatti, che circa il 15,5% delle quantità provenienti dai Comuni italiani non potrà essere riciclato nel ciclo produttivo e finisca in discarica per via della scarsa qualità nella raccolta.
“E’ per questa ragione - ha dichiarato Gianpaolo Caccini, presidente di CoReVe - che il Consorzio Recupero Vetro crede e investe significativamente nelle campagne di informazione e sensibilizzazione dei cittadini, per il miglioramento qualitativo della raccolta all’origine. In questa ottica da due anni promuoviamo la Campagna di comunicazione “C’è Vetro e Vetro. Impara la differenza, fai la differenziata” e nella ricerca e lo sviluppo delle tecnologie più innovative per il trattamento e recupero del vetro di scarto. In ogni caso il miglioramento della qualità del vetro raccolto dipende in misura determinante dalla capacità organizzativa delle Amministrazioni locali e dall’attenzione dei Cittadini”.
La media nazionale delle quantità ritirate da CoReVe si è attestata intorno ai 26,7 Kg per abitante, contro i 24 Kg dello scorso anno. La graduatoria delle Regioni più virtuose nella “raccolta del vetro” per il 2011, secondo i dati forniti dal CoReVe, presenta qualche piacevole sorpresa, come la Sardegna che conferma risultati molto vicini a Regioni notoriamente virtuose come Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino e Veneto. Oppure la crescita relativa registrata nell’ultimo anno da Toscana, Molise e Basilicata.
E le sorprese sarebbero perfino maggiori se, oltre alla graduatoria per Regione, si stilasse anche quella per città: in tal caso alcune città del Sud emergerebbero con risultati superiori rispetto ad alcune città del Nord.
Da vetro nasce vetro
La visita all’impianto di Dego è stata preceduta da una mattinata-studio cui hanno partecipato il Presidente della sezione vetro cavo di Assovetro, Giuseppe Pastorino; il Presidente di Coreve, Gianpaolo Caccini; il geologo-giornalista, Mario Tozzi; il segretario generale di Feve, Adeline Farrelly; il rappresentante del WWF, Ernesto Maria Giuffrè e Diego Testi dell’Amia di Verona. Nel corso della mattinata è stato anche proiettato il film “Viaggio al centro del Riciclo”, condotto dal geologo e giornalista Mario Tozzi.
Il video
In venti minuti di immagini spettacolari e di descrizioni dettagliate, Mario Tozzi guida lo spettatore attraverso l’affascinante viaggio che compie una bottiglia o un vasetto di vetro dal momento in cui vengono gettate nel cassonetto della raccolta differenziata a quando ritorna a essere bottiglia o vasetto. Un viaggio che consente ai comuni italiani – e quindi ai cittadini – di recuperare risorse economiche, di risparmiare risorse naturali non rinnovabili, di migliorare l’ambiente abbattendo le emissioni di CO2. Il film, realizzato dal regista Fabio Canepa e dall’operatore Alessandro Beltrame per conto di CoReVe, vuole essere uno strumento di divulgazione, informazione e sensibilizzazione rivolto in particolare alle scuole.