L'acqua del sindaco piace
In Lombardia otto cittadini su dieci affermano di bere acqua di rubinetto. Un quarto possiede un sistema di trattemento delle acque e oltre il 60 per cento degli intervistati propende per le Case dell'acqua. I dati della ricerca Aqua Italia-Nielsen 2012
28 May, 2012
La Lombardia è all'avanguardia per quanto riguarda il consumo di acqua di rubinetto. Lo testimonia una ricerca promossa da Aqua Italia, l'associazione che riunisce le aziende costruttrici e produttrici di impianti per il trattamento delle acque primarie federata ad Anima (Confindustria). Lo studio, dati alla mano, testimonia una propensione dei lombardi a consumare più di altri acqua di rubinetto, trattata o meno. Dalla ricerca 2012, condotta da Cra-Nielsen, è emerso che oltre l'81 per cento degli intervistati beve la cosiddetta acqua del sindaco. La metà dei lombardi sceglie abitualmente l'acqua a chilometro zero, il 25 per cento invece la beve occiasionalemente e il 10 per cento ammette di farlo raramente. I motivi di tale preferenza stanno nella comodità (il 37 per cento), nel gusto (25) e nel minor costo (21). Poco più di un quarto degli intervistati (26 per cento) dichiara di avere almeno un dispositivo di trattamento dell'acqua nella propria abitazione: per il 14 per cento si tratta di caraffe filtranti, il 5 per cento preferisce i sistemi di filtraggio per l'eliminazione del cloro, il 3 per cento invece sceglie il sistema dell'osmosi inversa e il 2 per cento possiede un sistema di refrigerazione e gasatura incorporato. Infine, oltre il 63 per cento degli intervistati si è dichiarato disponibile a bere l'acqua delle Case dell'acqua, qualora il proprio comune ne fosse dotato.