Quinto conto energia, le richieste dei Comuni
L'Anci lavorerà in Conferenza Stato-Regioni per ottenere delle modifiche al testo dei decreti sugli incentivi per le fonti rinnovabili. Si va dal ripristino del bonus amianto ai premi per i piccoli Comini, fino a maggiori risorse per le fonti diverse dal fotovoltaico
31 May, 2012
L'Anci torna ad inserirsi nel dibattito sulla modifica degli incentivi al fotovoltaico e alle altre rinnovabili elettriche, annunciando che chiederà, in sede di Conferenza Stato-Regioni, delle modifiche al testo del Conto energia e del decreto sulle altre fonti pulite. L'Associazione nazionale dei Comuni ha affidato le sue considerazioni a Filippo Bernocchi, delegato alle politiche energetiche e ai rifiuti, convinto che le rinnovabili necessitino di maggiori investimenti per adeguare la rete elettrica, installare nuova capacità e inserire accumulatori per stoccare l’energia non immediatamente consumabile. L'Anci, comunque, dichiara di apprezzare «lo sforzo messo in atto dal Governo per una maggiore razionalizzazione del sistema degli incentivi alle fonti rinnovabili elettriche e con la consapevolezza di quanto possa essere complesso identificare gli strumenti più adeguati non solo per il controllo della spesa per incentivi».
Nonostante l'apprezzamento, comunque, i Comuni intendono dare battaglia in Conferenza Stato-Regioni per ottenere una serie di correttivi ai provvedimenti. «L’Anci sta lavorando in sede di Conferenza unificata per apportare delle migliorie alle proposte di decreti di incentivazione delle fonti di energia rinnovabili elettriche – spiega Bernocchi – In particolare, il lavoro dell’associazione è concentrato sulla tutela delle decisioni di investimento già avviate». L'associazione dichiara di avere a cuore, in particolare, il riconoscimento della priorità alle installazioni degli Enti pubblici, in particolare nel caso di piccoli Comuni, e il ripristino del bonus per la sostituzione delle coperture in amianto.
Bernocchi, inoltre, aggiunge che occorrerebbe fare uno sforzo per «incrementare ulteriormente il monte incentivi a favore delle rinnovabili elettriche non fotovoltaiche». A cominciare dalle biomasse. «Sebbene le nostre proposte siano costrette a muoversi all’interno dei pochi spazi lasciati dal Governo- conclude il delegato – l’Anci ritiene inoltre che di più deve essere fatto per sostenere la produzione di energia da biomassa all’interno di sistemi co-generativi alimentati con il legname proveniente dalla gestione dei boschi italiani».