Beato chi la fa. Bene. La Provincia di Torino in azione per il miglioramento della qualità della raccolta differenziata
Presentata martedì 5 giugno la nuova campagna istituzionale per il miglioramento della qualità della raccolta differenziata promossa dalla Provincia di Torino. Annunciata inoltre una proposta della Provincia al Comitato di Coordinamento Anci-CONAI per un accordo territoriale specifico sulla plastica
05 June, 2012
Abbiamo imparato a farla tanto, ora dobbiamo imparare a farla meglio. È questo il messaggio centrale della campagna istituzionale per il miglioramento della qualità della raccolta differenziata promossa dalla Provincia di Torino.
La campagna è stata presentata martedi 5 giugno al Blah Blah di Torino, nell’ambito del 15° Festival Cinemambiente, dall’assessore all’Ambiente della Provincia di Torino Roberto Ronco, dal direttore dell’ATO-R Paolo Foietta, dal responsabile Area Territorio di CONAI Luca Piatto, dal responsabile comunicazione COREPLA, Gianluca Bertazzoli, Marco D'angeli della Sunrise, l'agenzia pubblicitaria che ha curato la campagna.
Testimonial d’eccezione per il lancio della campagna, l'attore Neri Marcorè, che ha partecipato alla presentazione. "Mi piace molto questa iniziativa della Provincia di Torino - ha detto Marcorè - e spero che molti altri Enti ne seguano l’esempio. È molto importante rivolgersi ai cittadini dando informazioni precise e concrete su come fare bene la raccolta differenziata, un’azione importantissima per il nostro futuro".
“In provincia di Torino abbiamo superato la soglia del 50% di raccolta differenziata già da alcuni anni - ha spiegato l’assessore Ronco - e siamo primissimi posti tra le grandi province italiane. Ma ora è necessario un nuovo scatto in avanti, un salto non solo quantitativo, ma anche qualitativo. Il vero obiettivo della differenziazione - ha concluso l’assessore - è permettere il riciclo dei rifiuti raccolti, e per fare questo la qualità della raccolta differenziata è condizione imprescindibile”.
“Anche per il Consorzio Nazionale Imballaggi è molto importante il tema della qualità accanto a quello della quantità - ha dichiarato Luca Piatto, Responsabile dell’Area Rapporti con il Territorio CONAI – solo con raccolte differenziate ben fatte è possibile, infatti, garantire il loro successivo ed effettivo avvio a riciclo. In questo il cittadino riveste un ruolo chiave perché grazie alla sua collaborazione nella corretta separazione domestica dei rifiuti può esserci un buon funzionamento del sistema di raccolta e di recupero dei materiali”.
Come si è sviluppata la campagna di comunicazione
La campagna di comunicazione ha interessato tutto il territorio: politicamente, la scelta è stata condivisa con i Comuni e i consorzi per la raccolta rifiuti, ma i veri protagonisti sono stati i cittadini, coinvolti in un vero e proprio casting.
La selezione si è tenuta nel mese di febbraio in sette località individuate tra quelle che hanno registrato le migliori performance in fatto di raccolta differenziata: Baldissero Torinese, Barone Canavese, Bruino, Montanaro, None, San Francesco al Campo e Villarbasse.
Si sono presentati 350 aspiranti testimonial, tra questi sono stati scelti 21 cittadini: la campagna è stata suddivisa in 7 soggetti, uno per tipologia di rifiuti. In questo modo, ogni mezzo pubblicitario avrà 7 testimonial diversi, che vengono presentati con il loro nome e il loro paese di residenza. Bambini, nonni, casalinghe, giovani e meno giovani, tutti trasformati in beati protettori della buona raccolta differenziata.
La campagna è promossa dalla Provincia di Torino in collaborazione con diversi partner: l’ATO-Rifiuti, i Comuni, i Consorzi di Bacino, le Aziende pubbliche di gestione rifiuti, il CONAI (Consorzio nazionale imballaggi) e i Consorzi di Filiera (CIAL, CNA, COMIECO COREPLA, COREVE, RILEGNO).
Il sito www.beataladifferenziata.it sarà punto di riferimento informativo per tutto quello che riguarda la gestione dei rifiuti e, soprattutto, conterrà i consigli per aiutare tutti a differenziare meglio.
Foietta annuncia la proposta della Provincia per un accordo territoriale specifico sulla plastica
“È molto importante lo scopo della campagna di sensibilizzazione – ha dichiarato il presidente ATO-R, Paolo Foietta -. Come tutti gli oggetti, anche la raccolta differenziata ha bisogno di una manutenzione seria altrimenti degrada. In Provincia di Torino siamo arrivati a buoni risultati, anche migliorabili, ma se non si fanno campagne di sensibilizzazione è facilissimo tornare indietro come abbiamo registrato in alcuni comuni. Per questo motivo serve comunicazione, sensibilizzazione e occorre muoversi su due grandi obiettivi: migliorare la quantità ma soprattutto la qualità della raccolta”.
“Lo scarto della raccolta differenziata, che alla fine del ciclo finisce in discarica, su alcune frazioni è ancora troppo alta – ha sottolineato Foietta - . Per questo motivo il tema della qualità deve diventare uno degli obiettivi delle campagne di comunicazione che abbiamo avviato. Così come anche il tema del recupero effettivo: è inutile dire che facciamo il 60% di raccolta differenziata se poi il 20% torna in discarica dopo la selezione. Bisogna fare in modo che il 50% di raccolta sia un 50% effettivo”.
“Sono contento dell'aiuto di Conai su questo argomento” ha continuato Foietta che a questo proposito ha annunciato la proposta che Provincia di Torino ha fatto al Comitato di Coordinamento Anci-Conai: “Noi, come Provincia di Torino, ci siamo candidati per fare un accordo territoriale specifico su una delle frazioni più complicate: la raccolta della plastica. A seguito della nostra proposta è stato aperto un tavolo tecnico con Corepla per definire la fattibilità e i contenuti tecnici. In questo momento lo scarto per questa frazione è ancora inaccettabile. La quantità del materiale raccolto separatamente ma che alla fine ritorna in discarica o viene termovalorizzato è ancora troppo elevata. Il miglioramento della qualità è un obbiettivo da realizzare ma non in modo vessatorio, facendo in modo sia che cambino le abitudini culturali dei cittadini sia che l'investimento venga in qualche misura ripagato”. La proposta consentirebbe ai comuni di ottenere i corrispettivi della raccolta su tutta la quantità di imballaggi e di utilizzarli per interventi volti a migliorare la qualità della raccolta differenziata. In questo modo i comuni oggi meno virtuosi avrebbero le risorse per realizzare interventi di comunicazione o strutturali.
“La sfida di oggi – ha concluso Foietta - è quella di produrre meno rifiuti, di fare in modo di recuperare tutto, di rendere il meno necessaria possibile la dimensione degli impianti di trattamento finale, sapendo che le discariche sono ormai superate. E a questo proposito dico che come Provincia di Torino, siamo riusciti a costruire, probabilmente, il termovalorizzatore più efficace ed ambientalmente meno problematico che è stato realizzato in questo momento in Italia e in Europa e che sarà inaugurato fra qualche mese”.
I manifesti della campagna
Il rifiuto differenziato finisce nella discarica - da La Stampa del 06.06.2012