«Diesel cancerogeno? Ma i filtri riducono molto la nocività»
L'oncologo Umberto Tirelli: «Potrebbe essere sufficiente un utilizzo più cauto delle auto all'interno dei centri abitati» - da Il Corriere della Sera del 10.07.2012
10 July, 2012
«Lo studio dei ricercatori del National Cancer Institute pubblicato recentemente conferma l'aumentato rischio di tumori del polmone associato con l'esposizione a scarico diesel». Lo sottolinea Umberto Tirelli, direttore del Dipartimento di Oncologia medica dell'Istituto Tumori di Aviano, che però sul divieto dei veicoli diesel proposto dal Codacons si dice più cauto, anche a causa dell'impiego dei filtri antiparticolato.
FILTRI - «L'introduzione dei gas di scarico diesel nella categoria 1 da parte dell'Oms (sostanze cancerogene), che segue a questo studio, è di grande importanza per la salute della popolazione urbana mondiale. In relazione alla proibizione dell'uso delle macchine diesel proposta dal Codacons sarei più cauto, in quanto - spiega Tirelli - i filtri antiparticolato, che sono sempre più utilizzati dalla loro introduzione nel 2000, riducono di molto la nocività delle emissioni. Comunque potrebbe essere sufficiente un utilizzo più cauto delle auto diesel (ma anche di quelle a benzina) nei centri abitati, oltre a tener conto in modo più serio delle soglie di PM10, che spesso vengono superate senza alcun intervento, e che tutte le macchine diesel abbiano un filtro attivo antiparticolato».
BLOCCO - «Credo che il blocco del traffico, in particolare delle auto diesel, soprattutto di quelle senza filtro, quando si sforano le soglie consentite, dovrebbe essere un provvedimento da eseguire con molta più attenzione. Infine va tenuto conto che nel nostro vivere moderno dobbiamo convivere con tante sostanze potenzialmente dannose, sia nell'ambiente che nell'alimentazione e nei nostri stili di vita in generale, ma ci hanno comunque permesso un netto miglioramento della qualità della vita e senz'alcun dubbio un aumento della aspettativa di vita alla nascita che oggi sfiora i 100 anni», conclude Tirelli.