Teleriscaldamento da agricoltura
L'agro-energia e la buona pratica di Marchirolo. Come il teleriscaldamento può alimentare tutti gli edifici pubblici
15 April, 2009
L’energia arriva dall’agricoltura. A Marchirolo, un piccolo comune della provincia di Varese, un impianto di teleriscaldamento fornisce dal 2007 calore al Municipio, alle scuole, alla palestra comunale, e anche ad una ventina di utenze private.
L’impianto funziona a “cippato”, graniglia di legno derivata dalla lavorazione di scarti che altrimenti sarebbero abbandonati nei boschi, ed è costituito da una caldaia della potenza di un MegaWatt e di una rete di distribuzione che porta l’acqua calda alle singole utenze dove, tramite uno scambiatore di calore, viene riscaldato il circuito interno. La fornitura viene pagata in base al calore effettivamente scambiato, quindi in base al consumo registrato. A breve si prevede di estendere la rete dell’impianto di 2,3 km, allacciando alcuni privati e la casa di riposo del paese.
L’idea è nata da tre imprenditori agricolo-forestali, che hanno deciso di diventare anche fornitori di calore. Le tre ditte boschive hanno dato vita all’Elva (Energia Legno Varese), che ha usufruito di un contributo regionale di 245.000 euro. L’agro-energia costituisce uno dei cavalli di punta della Regione Lombardia. Il Pirellone si è mostrato già in altre occasioni sensibile al tema delle energie rinnovabili da agricoltura. Negli ultimi 4 anni la Regione ha impegnato circa 60 milioni di euro per favorire lo sviluppo di biogas, biomasse, fitodepurazione nel sistema della collina e montagna.
Scarica il comunicato stampa della Regione Lombardia