Rifiuti. Anci chiede al Ministero dell'Ambiente di intervenire per facilitare l'accordo su pile e batterie
Il delegato alle politiche energetiche e ai rifiuti dell’ANCI, Filippo Bernocchi scrive al Ministero dell’Ambiente: "Convocare un incontro urgente con le rappresentanze dei produttori di pile e batterie e l’ANCI, per giungere ad un chiarimento dell’attuale situazione e per poter dare l’avvio alle iniziative necessarie a garantire un sistema di regole certe"
12 July, 2012
"Convocare un incontro urgente con le rappresentanze dei produttori di pile e batterie e l’ANCI, per giungere ad un chiarimento dell’attuale situazione e per poter dare l’avvio alle iniziative necessarie a garantire un sistema di regole certe e rispondenti al dettato normativo per le condizioni di ritiro e di remunerazione dei costi sostenuti dal soggetto gestore del servizio pubblico, a tutela degli interessi delle Amministrazioni Pubbliche e dei cittadini". E’ questa la richiesta contenuta nella lettera che il Delegato alle politiche energetiche e ai rifiuti dell’ANCI, Filippo Bernocchi ha inviato al Ministero dell’Ambiente.
Dopo aver ricordato che "con la pubblicazione del decreto legislativo 11 febbraio 2011, n. 21 e’ stata introdotta la possibilita’ per i produttori di pile e accumulatori portatili di ‘avvalersi delle strutture di raccolta ove istituite dal servizio pubblico, previa stipula di apposita convenzione definita sulla base di un accordo di programma quadro stipulato su base nazionale tra i produttori di pile e accumulatori portatili e l’ANCI in rappresentanza dei soggetti responsabili del servizio pubblico di gestione dei rifiuti urbani", Bernocchi evidenzia che "l’ANCI, in conformità con il dettato normativo, ha avviato con il Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA) un tavolo di confronto utile alla definizione degli Accordi volti a ristorare i Comuni per le attivita’ di raccolta di pile e accumulatori svolte".
"Si riteneva di essere pervenuti ad una proposta condivisa fra le parti – aggiunge Bernocchi - che avrebbe potuto raccordare, all’interno di un’ adeguata cornice istituzionale, le iniziative individuali e non coordinate intraprese da parte di produttori di pile e batterie e dalle loro rappresentanze, laddove con tali iniziative si sottopongono tuttora ai Comuni o alle aziende di gestione dei servizi convenzioni con condizioni non rispondenti al dettato normativo e che spesso non garantiscono un adeguato ristoro per i costi sostenuti per la raccolta e l’avvio a recupero".
Avendo però ricevuto un segnale di arresto da parte del CDCNPA, l’ANCI ritiene utile e necessario che il Ministero si attivi, convocando la riunione richiesta, per scongiurare "il rischio di un danno erariale, dato che i Comuni devono comunque continuare a garantire l’erogazione del servizio di raccolta di questi rifiuti potenzialmente pericolosi".