Giovane ciclista deceduto a Torino, venerdì veglia di protesta sotto il Comune
In seguito alla tragica notizia della morte di Gianmatteo Gerlando, investito su una pista ciclabile presso Parco Ruffini, viene chiamata in causa l’amministrazione comunale, rea secondo i ciclisti urbani di sottovalutare la pericolosità della viabilità di Torino. Ecco le reazioni sul web e sui quotidiani
19 July, 2012
Molte reazioni ha suscitato la notizia della morte di Gianmatteo Gerlando, 28 anni, il ciclista torinese investito da un automobile mercoledì 18 luglio mentre attraversava sulla pista ciclabile che da parco Ruffini va verso corso Rosselli. Gerlando è deceduto giovedì mattina al CTO per la gravità delle ferite riportate. Sul gruppo facebook “Torino sostenibile”, uno dei punti di riferimento dei ciclisti urbani torinesi, i commenti non si sono fatti attendere. C’è chi chiama in causa l’amministrazione comunale chiedendo interventi urgenti sulle strade per migliorare la sicurezza dei ciclisti e chi la mette in maniera forse un po’ cinica sul piano economico, come Matteo Vannucchi: ”Quanto costa alla collettività la morte di un ragazzo di 28 anni? Quanto costano tutti i ciclisti ed i pedoni investiti? I ricoveri ospedalieri? I traumi e le disabilità? Parliamo di quanto costa tutto questo e di quanto costerebbe mettere in sicurezza la mobilità ciclabile”. Diversi poi i messaggi rivolti direttamente all’assessore alla Viabilità del Comune di Torino Claudio Lubatti, come quello di Fabio Zanchetta, ideatore del Bike Pride, che dice “Gentile Claudio Lubatti, sono dispiaciuto se i toni di questi post non la convincono, ma a me dispiace ancora di più che ci siano persona ammazzate ogni giorno e l'amministrazione pubblica non fa sostanzialmente nulla per intervenire”, o quello di Giuseppe Piras Putzolu di Ciclofficina ABC: “Chi rischia ogni giorno di essere ammazzato, mi scusi assessore, ma il tempo di aspettare (ancora) non ce l'ha. Torino paga decenni di ritardo culturale dei suoi amministratori e l'assoluta mancanza di controllo sulle infrazioni del codice della strada”.
Intanto il coordinamento Bike Pride ha indetto per venerdì 20 luglio alle ore 22 sotto il Municipio in piazza Palazzo di Città, un ritrovo per "accendere delle candele per la sicurezza stradale e per salutare Gianmatteo".