“Certificati falsi” L’ombra del trucco sull’inceneritore
L’ad Torresin: «Ma a noi non contestano nulla: non avevamo motivo di dubitare». Il gruppo Mwh nella bufera, Cabinet Merlin pronta a subentrare. La Procura sequestra le carte negli uffici Trm. Sotto esame i documenti portati dai vincitori - da La Stampa del 17.04.2009
17 April, 2009
NICCOLÒ ZANCAN
Ipotesi di reato: falso in autocertificazione. Ieri il pm Patrizia Caputo ha acquisito tutta la documentazione sulla gara d’appalto per la direzione dei lavori del nuovo inceneritore del Gerbido. Gara annullata il 30 marzo da una sentenza del Tar. Gara al centro, adesso, anche di un’indagine penale.
Gli agenti della polizia giudiziaria si sono presentati alle dieci di mattina negli uffici della Trm - Trattamenti Rifiuti Metropolitani - la società pubblica che gestisce tutti gli appalti per la costruzione del nuovo inceneritore. Via Livorno 60. Gli investigatori avevano in mano un decreto di sequestro. Si sono fermati meno di un’ora.
L’amministratore delegato di Trm, Bruno Torresin, spiega in una nota: «Nulla è stato contestato a Trm. Ci è stata chiesto esclusivamente di consegnare la documentazione di gara relativa all’accertamento in atto. Il decreto risponde a un denuncia presentata da Cabinet Merlin nei confronti di Mwh. Qualora la Procura della Repubblica dovesse verificare l’esistenza di una falsa dichiarazione, ne risponderà esclusivamente il responsabile diretto. Noi non avevamo alcun motivo di dubitare della documentazione prodotta dai concorrenti. Ma se la Procura dovesse accertare il falso, procederemo per tutelare i nostri interessi e quelli dei nostri soci».
È guerra. Tutti contro tutti. Da una parte Trm, che fatica a far partire i lavori, schiacciata sotto una mole di ricorsi e burocrazia: già sette mesi di ritardo accumulati. Dall’altra, le due associazioni temporanee di impresa che avevano partecipato al bando per dirigere il cantiere. Un appalto da 12 milioni di euro più Iva.
Ha vinto Mwh, ma Cabinet Merlin ha presentato un ricorso al Tar motivato in sei punti. Fulcro dell’opposizione: «Carenze e omissioni nella documentazione di Mwh». Il Tar ha accolto il ricorso: «Assistito da elementi di sicura fondatezza». Bloccato l’appalto, quindi. In attesa del pronunciamento definitivo del Consiglio di Stato.
Il gruppo Cabinet Merlin è assistito dagli avvocati Riccardo Lugodoroff, Luisa Demagistris e Mario Sandretto: «Il Tar ci ha dato ragione. Attendiamo che venga data esecuzione alla sentenza. I nostri clienti intendono stipulare il contratto con Trm e incominciare a lavorare». Il gruppo Mwh - a cui partecipano Recchi Ingegneria Spa, Industrial Engineering Consultants Srl, Proger Spa e Technital Spa, è assistito dagli avvocati Marco Casavecchia e Giuseppe Romeo: «Accuse assurde. Dimostreremo l’assoluta conformità della documentazione presentata».
Due piani di lettura. Due livelli. A quello amministrativo, adesso si intreccia quello dell’inchiesta penale. Requisiti insufficienti, per il Tar. Autocertificazioni false, l’ipotesi al vaglio della Procura. Mentre il cantiere del Gerbido è poco più di un buco nella terra nuda.