Tpl, la Provincia di Torino spalma i tagli su quattro anni e contiene quelli del 2012 al 5%
L'assessore Bertone fa il punto sulle risorse per il trasporto pubblico locale a seguito della riduzione dei trasferimenti della Regione. E sottolinea: "La soppressione dei treni sulla Torino-Pinerolo ha comportato un maggiore onere di 400 mila euro per il trasporto su gomma". In corso la rinegoziazione del contratto con Extra.To
24 July, 2012
L’assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile della Provincia di Torino Piergiorgio Bertone ha fatto in Consiglio provinciale il punto sui tagli effettuati al trasporto pubblico locale a seguito della riduzione dei trasferimenti da parte della Regione Piemonte.
A seguito di un accordo di programma, la Provincia di Torino ha indetto una gara ad evidenza pubblica per l’esercizio del servizio di trasporto pubblico locale, assegnato nel dicembre 2010 al consorzio Extra.To per il periodo che va dal 10 gennaio 2011 al 31 dicembre 2016. La concessione del servizio è stata aggiudicata per un importo annuo di 34.624.037,45 euro più Iva. La Provincia si è anche accollata i costi del servizio urbano curato dai Comuni di Chivasso e Sestriere e dei servizi gestiti da alcune Comunità Montane.
I tagli ai trasferimenti regionali apportati nel 2011 hanno riguardato il mancato adeguamento relativo al 50% dell’inflazione programmata ed una serie di decurtazioni della somma-base: del 3% per il 2011, del 10% per il 2012 e del 12% per il 2013.
Negli ultimi mesi, la Giunta Regionale ha prima incrementato e poi (a seguito delle prese di posizione delle Province) ridotto la decurtazione, fissandola definitivamente al 9% per il 2012, al 15% per il 2013 e al 14% per il 2014. Le decurtazioni sono state oggetto di ricorsi al Tar da parte della Provincia. Il ricorso relativo ai fondi per il 2011 è stato accolto ed è oggetto di valutazione da parte del Consiglio di Stato. L’assessore Bertone ha fatto notare che le decurtazioni effettuate dalla Regione superano il limite del 15%, oltre il quale non può andare la diminuzione dei servizi previsti dal contratto con Extra.To.
Un eventuale taglio delle corse negli orari non di punta non ridurrebbe comunque i costi di produzione: abbatterebbe solo i ricavi del concessionario dall’utenza, pregiudicando il piano industriale presentato da Extra.To in sede di gara ad evidenza pubblica, con ricadute negative sull’utenza e possibili contenziosi legali.
La Provincia di Torino ha avviato una rinegoziazione delle condizioni contrattuali con Extra.To al fine di evitare che i tagli delle linee e delle corse siano direttamente proporzionali alla riduzione delle risorse regionali. L’idea di fondo è di “spalmare” i tagli sull’intera durata residua del contratto (quattro anni) e di effettuare una revisione totale della rete di trasporto pubblico.
L’assessore Bertone ha poi spiegato i criteri con cui sono stati effettuati i tagli, che hanno riguardato linee di trasporto che servivano stabilimenti industriali dismessi o la cui attività è stata ridotta, corse scarsamente utilizzate in giorni festivi o in orario serale e mattutino, sovrapposizioni tra collegamenti ferroviari e automobilistici.
Il totale dei tagli per il 2012 ammonta ad 1.113.835 Km, pari al 5,32% della rete totale e ad un costo di 1.614.634 euro pari al 5,02% del totale. La soppressione del servizio ferroviario Torino-Pinerolo ha però comportato un maggiore onere di 400.000 euro per il trasporto su gomma, sostenuto dalla Regione.
L’assessore Bertone ha chiuso la sua comunicazione sottolineando che, al momento, non sono da escludere ulteriori tagli, che aggraverebbero una situazione in cui l’aumento del prezzo della benzina provoca un aumento della domanda di trasporto pubblico, a fronte di una diminuzione dell’offerta e di un incremento delle tariffe.