Gabriele Albertini: bene il Comune, meglio Area C di Ecopass, ma ora occorre un pedaggio differenziato»
di Armando Stella - Corriere della Sera - 29 luglio 2012
30 July, 2012
Gabriele Albertini «Meglio Area C di Ecopass, ma ora occorre un pedaggio differenziato»
L'ex sindaco: «Motivazioni deboli del Consiglio di Stato, Pisapia recuperi il mio modello di ticket».
Nei panni di Pisapia...
«Ascolterei i suggerimenti del suo predecessore. Passi dall'Area C al road pricing».
E il Consiglio di Stato?
«Ha usato argomenti deboli per ordinare la sospensione della congestion charge. Quando un'istituzione politica emette un provvedimento c'è sempre qualcuno che paga e si spera che se ne avvantaggi la comunità nel suo insieme».
Qui ci sarebbe la «lesione economica» di un garage.
«Allora anche i benzinai potrebbero fare ricorso perché gli automobilisti usano meno la macchina, non crede? E i tassisti? Dovrebbero rivolgersi ai tribunali contro i nuovi metrò. E i commercianti di un'isola pedonale? Siamo al paradosso. Un conto è una decisione iniqua, una vessazione, ma qui siamo di fronte a una scelta che si propone di premiare il sistema città sacrificando interessi particolari».
Gabriele Albertini, 62 anni, sindaco dal 1997 al 2006, tessera 216 del Pdl, eurodeputato, si smarca dal centrodestra e difende l'avvocato Pisapia: «Sono convinto che il Tar darà il via libera. Non esiste che il Comune non possa approvare i provvedimenti che ritiene più appropriati per ridurre il traffico».
Intanto Pdl e Lega brindano alla morte di Area C.
«Comprendo la logica dell'opposizione per partito preso, fa parte del gioco. Ma è velleitaria, non la condivido. Io sono del partito del buon senso».
Lei reintrodurrebbe subito il ticket sui Bastioni?
«La congestion charge di Pisapia è infinitamente più razionale della pollution charge della Moratti. Ecopass era totalmente sbagliato, non ha prodotto effetto ambientali, ha penalizzato i poveri ed è stato applicato con criteri così riduttivi che i ricavi non coprivano neppure i costi di gestione».
Il Consiglio di Stato ha dichiarato «scadute» le previsioni del Piano generale del traffico che lei, Albertini, aveva approvato nel 2003.
«Non voglio insegnare ai giudici amministrativi il loro lavoro, ma le loro ragioni appaiono tutt'altro che pregnanti».
Del danno abbiamo detto.
«Prendiamo il Piano del traffico. Era un progetto strategico molto avanzato, che già prevedeva l'opzione del road pricing. Ora: tutto può essere migliorato, aggiornato, ma dal punto di vista concettuale, le condizioni di Milano non sono cambiate. Contro il traffico si va avanti per esperienze, tentativi, sperimentazioni».
Stabiliamo una priorità: arginare lo smog o le auto?
«I trasporti producono il 23 per cento dell'inquinamento atmosferico europeo; il restante 77 per cento deriva da attività produttive, energia e riscaldamenti. Su questi tre fattori si fa poco, o molto meno, di quello che si fa per il traffico. Ciò non toglie che per intervenire sul traffico occorra utilizzare i sistemi a disposizione».
Lei propone un pedaggio differenziato su orari, strade e ingombro dei veicoli.
«Il road pricing utilizza il primo criterio di mercato. Domanda e offerta. Si dà un valore economico a un bene scarso: le strade. C'è una trombosi da ingorgo? Il prezzo sale. Le strade sono libere? Si paga meno o si circola gratis. E poi: il ticket di un'utilitaria dev'essere meno caro della tassa per un Suv».
L'Area C della giunta Pisapia prevede una tariffa scontata per i residenti nei Bastioni. Nel suo modello, Albertini?
«Non pagano il ticket tutti i residenti che hanno immatricolato l'auto a Milano».
Armando Stella
29 luglio 2012