Energia: il caldo di luglio fa crescere la domanda, ma la crisi tiene spenti molti condizionatori
A luglio l’energia elettrica richiesta in Italia, pari a 30,6 miliardi di kWh, ha fatto registrare un incremento dell’1,1% rispetto a luglio dello scorso anno. Ma, viste le temperature superiori alla media e il maggior numero di giorni lavorativi, secondo Terna la domanda in realtà sarebbe in calo dell'1,4%
09 August, 2012
Ad una prima lettura il bollettino Terna relativo al mese di luglio indica, rispetto allo stesso periodo di un anno fa, una crescita dell'1,1% della domanda di energia elettrica in Italia. Un dato che, preso singolarmente, sembrerebbe avvalorare la tesi che assegna, in un contesto complessivo di riduzione dei consumi (nei primi sette mesi del 2012, la domanda di energia elettrica in Italia è risultata complessivamente in calo dell’1,6%) un ruolo "anti-ciclico" ai circa 13 milioni di condizionatori che, viste le alte temperature delle ultime settimane, avrebbero funzionato a pieno ritmo invertendo quindi il trend dei consumi.
Ma se il dato mensile -come fa la stessa Terna nel suo bollettino- viene "depurato dagli effetti di calendario e temperatura" si scopre che la domanda elettrica di luglio 2012 è in realtà in calo dell'1,4%". Rispetto al corrispondente mese del 2011, infatti, si è avuto quest’anno un giorno lavorativo in più (22 giorni contro i 21 dell'anno scorso) e una temperatura media mensile superiore di circa un grado e mezzo. Si può quindi pensare che il largo ricorso ai condizionatori -su cui mancano comunque dati specifici di consumo- sia stato più contenuto rispetto al passato e abbia al massimo rallentato un trend generale tendente alla netta riduzione.
Da inizio anno il calo dei consumi ha interessato grosso modo tutte le regioni, con una flessione particolarmente accentuata nel Nord Ovest (Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta, -7,1% rispetto ai primi sette mesi del 2011), nelle isole (Sardegna: -5,8%, e Sicilia: -3,0%) e nel Nord Est (Friuli, Trentino e Veneto: -4,5%).