Ilva, il sindaco di Taranto: «Mai parlato di spostare tutti i residenti di Tamburi»
Da Taranto giunge una precisazione sull'eventuale trasferimento dei residenti del quartiere più vicino all'acciaieria: l'ipotesi trasloco non riguarderebbe tutti gli abitanti, ma solo quelli delle case più disagiate, situate in via Machiavelli. Ci sarebbe l'ok della Marina ma non ancora quello del Governo
22 August, 2012
Il sindaco di Taranto ci ripensa. O meglio, precisa (in una intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno, ndr) la sua opinione riguardo alla possibilità di evacuare il quartiere Tamburi, quello più vicino alle ciminiere dell'Ilva, spostando gli abitanti in ex alloggi militari adesso dismessi. In riferimento alle notizie apparse su diversi organi di stampa, incluso Eco dalle Città, Ezio Stefàno sostiene di essere stato frainteso, e di non aver mai pensato di trasferire un intero quartiere o una parte di esso. «È una sciocchezza – dice adesso il primo cittadino di Taranto - Il mio obiettivo è quello di risanare quel quartiere e non certo di spostarlo».
Secondo Stefàno, spostare gli abitanti dopo aver firmato l’accordo sulle bonifiche invece di rimuovere la causa dell’inquinamento sarebbe «paradossale» e lui ci tiene a precisare di non aver mai espresso questa volontà. Quello che il sindaco intendeva dire, invece, è che si potrebbero sì svuotare alcune abitazioni del rione Tamburi, ma soltanto le “case parcheggio” di via Machiavelli, fatiscenti e insalubri. «Quelle furono costruite trent’anni fa per ospitare quelle famiglie solo per un mese, sapete tutti poi com’è andata a finire – si accalora Stefàno - Qualsiasi sindaco d’Italia di fronte ad un o spettacolo così degradato, direbbe di abbattere quelle palazzine anche per dare ai suoi cittadini un segno tangibile del risanamento e della riqualificazione di quell’area».
Si riferisce dunque a quelle abitazioni e alle famiglie che le occupano la richiesta del sindaco di poter usufruire degli alloggi abbandonati della Marina Militare, che potrebbero essere ristrutturati e assegnati agli abitanti più disagiati di Tamburi. Un'operazione, conclude Stefàno, che avrebbe già ottenuto il benestare della Marina, ma che attende ancora il via libera da Roma.