Cavoretto. Luci accese giorno e notte nell’ospedale abbandonato
- da La Stampa del 14.09.2012
04 September, 2012
Fasci di luce gialla che, giorno e notte, illuminano il cortile dell’ormai inutilizzato Centro di Riabilitazione Funzionale Maria Adelaide in strada San Vito-Revigliasco. Lo denuncia una lettrice che sottolinea lo spreco: «Fari potentissimi quanto inutili, che vanno contro ogni logica di risparmio energetico». L’utilizzo di questi fari è dovuto a questioni di sicurezza, rispondono dall’Ufficio tecnico dell’Asl, servono a dissuadere eventuali incursioni oltre il cancello. E aggiungono: «Sono un servizio in più, non un costo inutile, né tanto meno una dimenticanza. Inoltre, le luci non creano danno ai residenti, perché troppo lontane dalle case abitate».
Sono quasi dieci anni che medici e pazienti non mettono piede all’interno del centro, e i segni dell’abbandono sono ben visibili dal cancello chiuso con catena e lucchetto. Erbacce e un cumulo di oggetti lasciati di fianco alla struttura saltano all’occhio grazie alla luce dei riflettori. E anche la zona attorno al complesso è lasciata all’incuria: le staccionate che costeggiano il parco della Maddalena sono quasi tutte cadute, abbandonate a terra.
Dieci anni sono passati, ma la viabilità è ancora organizzata per accogliere l’azienda sanitaria: un semaforo continua a regolare il traffico tra le automobili che salgono per strada Revigliasco e le ambulanze dell’ospedale che non c’è. «Se i costi per toglierlo sono troppo alti - si domanda la lettrice -, non si potrebbe almeno spegnerlo?».