Ai trenta all’ora in città si inquina più o meno che ai cinquanta?
Mentre il movimento #salvaiciclisti lancia la sua campagna “#30 e lode – ai trenta all’ora in tutte le città e in tutta la città”, e a Milano si discute sulla Zona 30 in centro, sul web e sui giornali si discute animatamente sull’efficacia del provvedimento. Per alcuni riducendo la velocità si riducono le emissioni, per altri le marce più basse le fanno invece aumentare...
05 September, 2012
Il movimento #salvaiciclisti ha da poco lanciato la campagna #30 e lode, a cui ha appena aderito Legambiente, che punta all’obiettivo “Città ai 30 all’ora”: in tutte le città e in tutta la città. Sull’efficacia delle Zone 30 in termini di sicurezza stradale non ci sono dubbi. Riducendo la velocità si riduce il rischio di incidenti, le strade sono più sicure e pedoni e la qualità della mobilità dolce migliora nettamente.
In quanto alla riduzione del PM10 però ci sono opinioni discordanti. In rete la discussione nei forum è vivace. Chi contesta l’idea del limite ai 30 all’ora afferma che a queste velocità le auto consumano di più, si utilizzano le marce più basse, e di conseguenza aumentano anche le emissioni. (Uno su tutti, vi proponiamo l’interessante articolo di Ivan Berni, pubblicato da Repubblica, ma è solo uno dei tanti esempi che si trovano sul web). Un’affermazione contestata da altri (si veda questo studio belga, Estimating PM-emission reductions from speed management policies, che arriva a conclusioni diverse, pur ammettendo che fra guida in città e guida in autostrada i parametri variano. " E' piuttosto improbabile che ridurre i limiti di velocità si traduca in una significativa riduzione di emissioni di NOx e CO2. Per quanto riguarda il pm10 invece le emissioni dei motori diesel possono mostrare un calo significativo, che deve tuttavia essere verificato ulteriormente").
Per #salvaiciclisti l'efficacia contro l'inquinamento ambientale non riguarda tanto il Pm10 ma altri inquinanti:
Ossidi di Azoto (piogge acide, smog estivo, vie respiratorie): meno 30%. Monossido di Carbonio (vie respiratorie, sistema circolatorio): meno 20%. Idrocarburi (cancerogeni): meno 10%.
(Vedi: Le Ragioni Tecniche dei 30 km/h).
La discussione sulla pagina FB di #salvaiciclisti
Si inquina meno ai 30 km/h o ai 50 km/h? La discussione è approdata anche sulla pagina di @salvaiciclisti, promotori della petizione "#30elode" che chiede il limite dei 30 km all'ora in tutta la città e in tutte le città. Potete seguire il dibattito completo a questo link. Qui sotto vi copiamo alcuni commenti che abbiamo trovato particolarmente interessanti:
Jacopo Saffioti: Per i motori a scoppio il consumo minimo si ha in coppia massima, e non potenza massima o numero di giri piu alti. La potenza massima si ottiene ad un numero di giri piu alto e quindi con una minore efficienza. Quindi una seconda, a 1800 giri è in coppia e ai 30 orari, e consuma meno che una terza in minima o una quarta da allungo ai 50 sottocoppia. 205 Nm erogati tra i 1800 e i 2800 giri al minut è il dato di coppia, miglior rapporto tra potenza e numero di giri per una yaris diesel. Se si cambia marcia mettendone una piu alta, il numero di giri CALA, e rientra in coppia. La yaris diesel in coppia massima ai trenta orari, è capace di percorrenze da 30 km con un litro. Il problema ecologico è inesistente, come se poi fosse l'unico in discussione.
Giandomenico John Champa: forse andrebbe tenuto anche in debito conto che non si tratta di tenere una velocità costante di 30 km/h o di 50 km/h, ma nelle città reali ci sono continui cambi di velocità, frenate e accelerazioni e, un conto è andare a da 0 a 30 e frenare da 30 a 0, e ben altra cosa è farlo con una velocità anche se di poco superiore, freni carburante ecc.
Cristian Perde: I sistemi di gestione delle emissioni di gas di scarico nei motori di nuova generazione, quelli che rispettano le normative euro 4 e 5 per intenderci, dovrebbe impedire che succeda. Cioè le emissioni devono rimanere nei parametri preimpostati a prescindere degli input esterni dovuti all’utilizzo (e non solo), tra cui anche la velocità di marcia. In parole povere vuol dire che le vetture utilizzate in città sono soggette ad una usura precoce di certi componenti tra cui in primis il catalizzatore pur di non inquinare. Certo che esistono delle tolleranze (parlo sempre delle emissioni di scarico) di min e max, anche in base al tipo di motore. Una vettura sportiva, per esempio, ha delle tolleranze nettamente superiore ad una city car. Ma sulle strade non circolano solo veicoli nuovi. Anzi, se guardiamo i mezzi delle pubbliche amministrazioni o delle forze dell’ordine, per non parlare di alcuni mezzi pesanti che girano nelle città … direi che è meglio lasciar perdere gli studi troppo tecnici e basiamoci sulle rilevazioni della qualità dell’aria.
Intervista ad Alberto Fiorillo (Legambiente)
Noi abbiamo provato a chiedere un parere ad Alberto Fiorillo di Legambiente. “Intanto bisogna dire che più della velocità conta lo stile di guida: con un limite di 30 km/h la guida è più fluida, senza accelerazioni brusche e brusche frenate; in questo modo si riduce l’inquinamento prodotto dall’attrito pneumatici-asfalto e calano i consumi di carburante. E meno carburante si consuma meno PM10 ci ritroviamo in atmosfera”. Insomma, non è una questione di velocità ma dell’effetto che la riduzione della velocità avrebbe sullo stile di guida? “Sì, questa è la cosa più importante se parliamo di emissioni, anche perché una cosa è passare da 180 km/h a 60, una cosa è scendere da 50 a 30, andando a contare quanto Pm10 abbiamo risparmiato. C’è però un altro aspetto da considerare: le zone 30 dissuadono molti automobilisti a prendere l’auto per gli spostamenti brevi, e meno auto circolano meno inquinamento c’è nell’aria. La questione dei 30 all’ora però va oltre l’inquinamento atmosferico. Dal punto di vista ambientale gli effetti più tangibili per esempio riguardano quello acustico: non è nemmeno paragonabile il prima con il dopo, basti pensare alla zona 30 di Mirafiori a Torino. Ma la ragione più importante per cui Legambiente ha aderito alla campagna di #salvaiciclisti è questa: migliaia di morti all’anno che perdono la vita incidenti stradali non sono tollerabili in un Paese civile. La vita delle persone è l’unica cosa che conta. Le zone 30 servono a questo, a evitare incidenti mortali? Bene, allora tutto il resto non conta”.
Leggi anche:
Ridurre il limite di velocità riduce l’inquinamento atmosferico ed acustico. (Accademia del Monferrato)
Sustainable Urban Transport Plans (SUTP) and urban environment: Policies, effects, and simulations (UE)
"30 km/h in tutta la città": Legambiente aderisce alla petizione di #salvaiciclisti