Più bicicletta nelle città: lo chiede l’Europa e lo vogliono gli italiani
Gli interventi alla presentazione milanese degli Stati Generali. L’assessore di Reggio Emilia: l’Italia ha bisogno di una rivoluzione, Reggio Emilia sarà tutta a Zona30. Fiab: obbiettivo ciclabilità 20%, lo chiede la UE. Amat: innanzitutto togliere auto alle città. Maran: nuovo record di prelievi bikesharing
10 September, 2012
Il 7 settembre a Palazzo Marino, all’incontro con la stampa per gli Stati Generali della bicicletta e nuova mobilità (5-7 ottobre, Reggio Emilia), abbiamo raccolto i principali interventi di relatori e promotori di Fiab, Legambiente, Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Salvaiciclisti.
Tutti concordi che gli Stati Generali di Reggio Emilia saranno un momento cruciale per l’Italia perché gli italiani stanno facendo da tempo una “rivoluzione”: il costante aumento dell’uso e della richiesta di spazio e sicurezza per la bicicletta; la politica non può più ignorarli.
Ecco perché il 7 ottobre i promotori chiederanno pubblicamente impegni precisi e concreti a Governo ed Enti locali.
Paolo Gandolfi, assessore alla Mobilità di Reggio Emilia e rappresentante di Anci, ha dichiarato che se l’Italia vuole restare aggrappata in Europa a paesi come la Germania, anche le città italiane devono avvicinarsi a quelle tedesche, consacrando definitivamente la bicicletta come mezzo urbano del futuro. Se per chi vive e lavora in città è già chiaro che la bicicletta sia “la risposta”, politica e istituzioni devono ancora fare un cambio di mentalità. Perché “resta in Europa solo chi ha capito il tema cruciale del bisogno di una nuova mobilità urbana”.
Gandolfi ha aggiunto che tra i peggiori limiti italiani c’è il nostro Codice della Strada che sembra ignorare ciclisti e pedoni. Tutti questi temi, ha concluso l’assessore emiliano, dal 5 al 7 ottobre saranno posti sul tavolo del Governo e all’opinione pubblica. Gli Stati Generali avranno il saluto del Presidente Napolitano e Reggio è orgogliosa di ospitarli essendo il capoluogo con la percentuale più “europea” di uso del “mezzo bici”: 20%. Inoltre Reggio Emilia è pronta per essere la prima città italiana tutta a Zona30 (limite auto 30 km/h).
L’assessore Maran, rappresentando Milano come città partner di Reggio Emilia per gli Stati Generali, ha ricordato gli sforzi che la città sta facendo per migliorare ciclabilità e trasporto pubblico. “Nessuna amministrazione aveva investito quanto stiamo facendo ora sulla bicicletta”. Durante la conferenza è poi intervenuto per informare la sala stampa del nuovo record di prelievi del bikesharing BikeMi: 7043 nella giornata di giovedì 6 settembre, grazie anche all’evento pomeridiano e serale della serata della moda nelle strade.
Per Maria Berrini, architetto, ricercatrice in pianificazione territoriale e presidente di Amat (Agenzia Mobilità Ambiente Milano), il problema numero 1 delle città italiane, in testa Milano, è l’altissima densità di automobili, che tolgono spazio a pedoni e ciclisti. “Se nelle altre metropoli il rapporto auto/abitanti va da un minimo di 20 ad un massimo di 50 su 100, nelle città italiane siamo a 65 su 100! C’è bisogno di politiche per creare spazio, per togliere lentamente automobili dalle nostre città”.
Energico l’intervento di Edoardo Galatola, ingegnere, esperto in sicurezza stradale e ambientale, responsabile Sicurezza Fiab: “L’Italia non pianifica, questo è il problema. In Germania l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto è al 10%, un grande risultato, e il Governo ha già chiaramente posto l’obiettivo del 20% in pochi anni. Bisogna mettersi obbiettivi e misurarli. Ci vuole anche una segnaletica stradale per ciclisti e pedoni in linea con l’Europa. In fondo noi chiediamo l'adesione a quelle che sono le richieste del 4° Programma Quadro europeo per la protezione dell’utenza debole. Il vero spread che abbiamo dall’Europa è proprio sulla nuova mobilità”.
Matteo Dondè, esperto di mobilità ciclistica per Salvaiciclisti e Alberto Fiorillo, Responsabile aree urbane di Legambiente hanno ricordato il triste dato italiano dei 1000 morti all’anno investiti tra pedoni (75%) e ciclisti (25%): “Il vero nemico della nuova mobilità è la velocità degli automobilisti italiani. Chiederemo al Governo una legge nazionale che trasformi in Zone30 tutte le aree residenziali urbane. Con il limite di 30 km/h i ciclisti sono salvaguardati, viene anche meno il bisogno di nuove ciclabili”.
Appuntamento per tutti a Reggio Emilia, Centro Internazionale Loris Malaguzzi, dal 5 al 7 ottobre.