Smog, l’hinterland si muove pronti a bloccare gli Euro 3
- da La Repubblica di Torino del 21.09.2012
21 September, 2012
Diego Longhin
Gli obiettivi sono due. Il primo: raccordarsi con gli altri Comuni, per evitare di fare pasticci e adottare misure a macchia di leopardo tra Torino e hinterland. Il secondo: non arrivare impreparati all’appuntamento con le polveri sottili. Due settimane fa il sindaco di Moncalieri, Roberta Meo, ha scritto al sindaco Fassino per chiedere un incontro proprio sul tema smog, primo banco di prova per la futura area metropolitana, per scongiurare le solite polemiche invernali. E il primo cittadino di Torino ha risposto pochi giorni fa: «Ok, vediamoci ». Faccia a faccia fissato per la prossima settimana. E l’idea di Torino è arrivare, tra settembre e ottobre, a una definizione delle misure da adottare se i livelli di Pm10 dovessero superare i livelli di guardia.
Si riparte dall’idea di febbraio, poi naufragata perché i Comuni della cintura si sono messi di traverso e perché, ormai, si era superato il periodo critico: stop agli Euro 3 diesel se i livelli di inquinamento sono alti, da novembre a marzo. Blocchi mirati su alcuni tipi di vetture, quelli che secondo gli studi hanno un impatto maggiore sulla qualità dell’aria. Appunto gli Euro 3 diesel, che, in totale, sono il 34 per cento del parco circolante in città, secondo i dati Aci. In particolare il 9 per cento delle auto e il 25 per cento dei mezzi commerciali.
Prima di arrivare a concordare la misura gli assessori coinvolti, Enzo Lavolta all’Ambiente e Claudio Lubatti ai Trasporti e all’Area metropolitana, devono fare alcuni passaggi. L’idea è quella di riunire i Comuni dell’hinterland, cosa che dovrebbe fare l’assessore alla Provincia, Roberto Ronco, per verificare se nella prima e seconda cintura si sono adeguati al blocco dei diesel Euro 2. Blocco che a Torino è in vigore da tempo, così come per i veicoli benzina Euro 0 e diesel Euro 0 e 1, ma non fuori dai confini. L’impegno delle altre amministrazioni a febbraio era chiaro: «Va bene, entro novembre ci metteremo in regola ». A questo punto Palazzo Civico potrà rilanciare e rimettere sul tavolo lo stop agli Euro 3 diesel. «Accanto agli interventi strutturali per me rimane un’opzione valida — sottolinea l’assessore Lavolta — in caso di superamento per un periodo prolungato dei limiti di Pm10». E Torino potrebbe fare da apripista, anche se gli interventi a macchia di leopardo hanno meno impatto. In Sala Rossa è stato anche approvato un documento, proposto da Marco Grimaldi di Sel e Mimmo Carretta del Pd, che tra le diverse azioni per limitare lo smog nel periodo clou prevede limitazioni al traffico quando si raggiunge un numero di superamenti dei limiti eccessivo. Nel 2012 il bonus di 35 giorni di sforamento del limite di 50 microgrammi per metro cubo di polveri sottili si è già esaurito a febbraio. Il tema dei blocchi generalizzati è spinoso, il sindaco Fassino preferirebbe evitarli, i commercianti non vogliono nemmeno sentirne parlare, ma l’opzione rimane lì. Il tema di un automatismo degli stop sulla base del livello di polveri verrà affrontato, anche se mettere in piedi il meccanismo, anche a livello di comunicazione ai cittadini, sembra complicato. Sul fronte trasporti si è già inciso, tra aumento dei biglietti degli autobus e della sosta a pagamento, anche se il Comune ha deciso congelare l’estensione delle strisce blu, rinunciando a 10 mila posti a pagamento. Meglio partire dalle «inquinanti» Euro 3 diesel e poi si vede.