Legambiente fa le pulci ad Ama: "No a nuovi assunti per la raccolta differenziata"
L'associazione tuona contro l'ipotesi paventata dai vertici della municipalizzata: troppi gli scandali in atto sulla gestione, e i (tanti) soldi che i cittadini pagano per il servizio rischiano di finire di nuovo alle ortiche
03 October, 2012
Nuova forza lavoro in vista del via alla raccolta differenziata a Roma? Legambiente dice “no grazie”. "Diciamo no a nuove assunzioni in Ama con la scusa della differenziata. Legambiente e' nettamente contraria all'ipotesi prospettata dal direttore generale di Ama al primo consiglio di amministrazione circa l'assunzione di ben 1.527 dipendenti con contratti che passerebbero da part-time a full-time, con un aumento di spesa per le casse dell'azienda di 25 milioni di euro l'anno" – è il testo di una nota dell’associazione, poi circostanziata dal presidente di Legambiente Lazio Vincenzo Parlati. "Il direttore generale di Ama non tocchi i contratti, siamo nel pieno di scandali devastanti, c'è una richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura per otto persone proprio sulle parentopoli nel Comune di Roma e la cosa tocca anche le ultime infornate di lavoratori all'Ama. Cosa altro deve succedere, vogliono essere cacciati con i forconi?".
“Ama – tuona Parlati – ha conosciuto soltanto il linguaggio dell’aumento delle tariffe, tanto che i romani sborsano 700 milioni di euro all’anno per un servizio arretrato e inefficace. Adesso è indecente pensare di utilizzare in questo modo quasi tutti i 30 milioni stanziati dal ministro all'Ambiente per la differenziata. Non permetteremo a nessuno di usare la scusa della differenziata per giustificare l'indifendibile, in azienda prima di tutto va scoperchiata la pentola degli scandali per tutelare chi lavora seriamente e affrontare così il tema dell'efficientamento, della gestione del personale, per riallineare AMA alle altre società del settore."
1 commenti
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03.10.2012 11:10
tradotto.. non assumente voi.. lo faremo noi appena reinsediati al Comune come abbiamo fatto già negli ultimi 20 anni