In diretta dagli Stati Generali: i primi interventi
Stati Generali della Bicicletta: venerdì 5 e sabato 6 ottobre 2012 a Reggio Emilia. Eco dalle Città li segue in diretta
05 October, 2012
Si sono aperti gli Stati generali della Bicicletta, promossi da Anci, Legambiente, Fiab e #salvaiciclisti e Comune di Reggio Emilia.
Dopo il benvenuto di Graziano Delrio, presidente dell’Anci e sindaco di Reggio Emilia (che ha lanciato alcuni messaggi ai colleghi Pisapia e Alemanno: "Dobbiamo chiedere di più alle città grandi: Milano, per esempio. Bene Area C, ma come può cadere per il ricorso di un garagista? ...e a Roma l'area centrale potrebbe essere completamente pedonalizzata senza problemi...lo sanno bene i parlamentari che si muovono in macchina!"), ecco alcune frasi salienti degli interventi:
Alberto Fiorillo (Legambiente): "Se il tema della ciclabilità e della mobilità nuova è un tema oggi molto trasversale questo non è dovuto ad una maggiore abilità di chi se ne occupa oggi, ma si tratta soprattutto di una circostanza. Il movimento #salvaiciclisti che è la naturale conseguenza di tante iniziative promosse in questi ultimi anni, ha saputo cogliere semplicemente un'opportunità. Ma se non ci fosse stato #salvaiciclisti sarebbe nato comunque qualcos'altro perchè c'è una richiesta di cambiamento dal basso per città radicalmente diverse da quelle di oggi".
Valerio Parigi (consigliere nazionale FIAB): "L'augurio è che da oggi la politica sia più presente su questi temi. Ci deve essere un cambiamento. Faccio un esempio. Ad un consesso internazionale come Velocity la delegazione italiana è sempre stata del tutto insignificante. Amministratori zero anche nel 2011 quando il viaggio era oltretutto pagato dagli sponsor. Mi sembra particolarmente grave che proprio oggi si apra a Torino una manifestazione dove si paventa una persecuzione degli automobilisti e che è patrocinata dal Ministero dell'Ambiente. Oggi qui il Ministero dell'Ambiente invece non c'è. Questo è molto grave. Dobbiamo quindi prendere atto che in Italia c'è una grande arretratezza della politica. Non della società civile che c'è e pedala. Non è possibile che non passi ad esempio una richiesta semplicissima come quella del riconoscimento dell'infortuno in itinere per chi si reca al lavoro in bici". E a proposito della petizione 30eLode: "I 30 all'ora vanno imposti fisicamente, non tanto con il divieto. Ma l'obiettivo è quello di poter far tornare i bambini a giocare per le strade. E non è utopia: quello che chiediamo è già stato fatto altrove con successo. Ma come fanno a capirci se il Codice della strada chiama la bici ancora velocipede???"
L’assessore alla Mobilità di Reggio Emilia Paolo Gandolfi illustra il programma della giornata e dà informazioni logistiche ai partecipanti. Nella sala principale sono previsti interventi in assemblea mentre, in parallelo, da questo momento in poi, inizia il lavoro dei cinque gruppi di lavoro che avranno tempo fino a domattina per elaborare i rispettivi documenti programmatici. Ecco i cinque gruppi:
Normativa (modifiche codice della strada e altre normative correlate),
Organizzazione della mobilità urbana (moderazione del traffico, zone 30, ZTl, Ztm)
Governance (politiche nazionali, investimenti, incentivi/disincentivi)
Cultura ed educazione alla mobilità sostenibile (formazione, informazione e comunicazione con l’obiettivo di far crescere l’opinione pubblica sul tema)
Reti ciclabili (circuiti nazionali e locali)