"Top Utility Award" prima edizione: tra i premiati Smat e Acquedotto Pugliese
Premiate a Roma le multiutility italiane che operano nei settori gas, acqua, energia e rifiuti. La classifica frutto di una ricerca scientifica basata su indicatori economici. Smat Torino l'ha spuntata per i risultati legati al patrimonio tecnologico e all'innovazione. L'Acquedotto Pugliese al vertice nella speciale classifica del Mezzogiorno
23 October, 2012
Smat Torino, Hera, Enel, A2A e Marche Multiservizi sono le società vincitrici della prima edizione "Top Utility Award", il premio delle eccellenze italiane nel settore delle utility che si occupano di energia, gas, acqua e rifiuti. Il premio speciale "Mezzogiorno" è andato, nell'ordine, ad Acquedotto Pugliese, Amap Palermo e Salerno Energia. Il premio, che si basa sul metodo innovativo dell'analisi scientifica applicato ai dati aziendali, è stato assegnato oggi a Roma nel corso del convegno "Le utilities per lo sviluppo economico e sociale dell'Italia. Le eccellenze dei servizi pubblici per la rinascita del nostro Paese". Cinque le categorie premiate: il primo premio assoluto è stato assegnato a Hera per le performance di sostenibilità, comunicazione, effetti sul territorio, ricerca e innovazione, mentre il riconoscimento per la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale è andato ad A2A. Enel è stata invece premiata per la comunicazione, mentre a Marche Multiservizi è stato riconosciuta l'attenzione al sociale, alla cultura e alla valorizzazione del territorio. Smat Torino, infine, ha avuto il riconoscimento per i risultati legati al patrimonio tecnologico e all'innovazione. Per arrivare ad attribuire i premi odierni, i ricercatori guidati da Alessandro Marangoni, direttore scientifico di "Top Utility Award", hanno setacciato i dati economici di cento aziende italiane, che nel complesso fatturano 111 miliardi di euro l'anno e che nel 2011 hanno saputo investire, nonostante la crisi, 2,7 miliardi di euro. Dai dati emerge che sono le aziende del settore acqua ad aver contratto i debiti maggiori per modernizzare e ridurre le perdite della rete, investendo il 13,2 per cento del loro fatturato. L'80 per cento delle utilities esaminate è dotato di codice etico e di certificazione "ambiente e qualità", mentre si distinguono per la percentuale più alta di raccolta differenziata - 49 per cento - contro la media nazionale del 35,3 per cento. Il 60 per cento delle società analizzate ha realizzato indagini "customer satisfaction". Con questa speciale classifica si sfata il mito secondo cui le imprese italiane sarebbero meno efficienti. "La ricerca - afferma Marangoni - dimostra che le principali utility italiane sono in linea con quelle europee, nonostante le dimensioni di molto inferiori. In termini di Ebitda (l'utile operativo lordo) sul fatturato, l'aggregato delle top ten italiane presenta un valore medio intorno al 22 per cento superiore a quello europeo, che si attesta al 16,5 per cento".