Marrazzo: «Presto nuova discarica, ma Malagrotta non è esaurita»
Audizione del presidente della Regione Lazio presso la Commissione bicamerale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti: «Chiuderemo il vecchio sversatoio in tempi certi, non perché sia esaurito, ma per dare respiro al territorio». In arrivo nei prossimi giorni l'autorizzazione ambientale per il termovalorizzatore di Colleferro
07 May, 2009
Il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, è stato ricevuto dalla Commissione bicamerale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti per un'audizione sullo stato di attuazione del piano regionale rifiuti e sui problemi legati alla gestione della spazzatura nel Lazio. «È stata un'audizione importante – ha dichiarato il governatore – nella quale abbiamo potuto mettere un punto fermo, ossia che l'attuazione del Piano commissariale e del futuro piano regionale dei rifiuti nel Lazio è l'occasione migliore per sbarrare la porta alla criminalità organizzata».
A proposito della nuova discariche che dovrebbe servire la capitale, consentendo la chiusura (rinviata da anni) dell'invaso di Malagrotta, Marrazzo ha dichiarato che la Regione sta «aspettando che il Comune di Roma ci indichi un sito per la discarica alternativa a Malagrotta, che vogliamo chiudere in tempi certi e per dare quindi il via all'opera di copertura». Ma la decisione di individuare al più presto il nuovo sito non dipende, secondo il presidente della Regione, dall'esaurimento della vecchia discarica: «Le voci che sostengono che Malagrotta sia ormai esaurita sono infondate, il nostro impegno a chiudere in tempi certi deriva non tanto dall'esaurimento del sito quanto dalla volontà di dare respiro ad un territorio che tanto ha già pagato ospitando finora la discarica della Capitale».
Per quanto riguarda infine l'impianto di trattamento di Colleferro, al centro nelle ultime settimane di un caso giudiziario legato allo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi, Marrazzo ha dichiarato che «entro la fine della settimana i miei uffici, acquisiti tutti i pareri del caso, concederanno all'impianto di Colleferro l'autorizzazione integrata ambientale». A proposito dell'evoluzione della vicenda giudiziaria, il governatore ha espresso «piena fiducia nel lavoro degli inquirenti» e ha precisato che «proprio la magistratura non ha imposto il blocco dell'impianto che, una volta ottenuta l'autorizzazione e sistemate le centraline di rilevazione, potrà riprendere l'attività ordinaria».