Darsena, Porta e caselli un’occasione mancata
Intervento di Jacopo Gardella su Repubblica Milano del 02.11.2012
02 November, 2012
Jacopo Gardella
Occorre fare in modo che l’acqua arrivi fino sotto i monumenti e che i monumenti si riflettano nell’acqua. Il progetto vincitore del concorso non coglie questa straordinaria opportunità; non intuisce questa entusiasmante prospettiva; non avverte la potenziale ricchezza panoramica offerta dalla coesistenza della Darsena e dei suoi monumenti. Commettendo un errore inspiegabile, esso colloca fra quella e questi, fra lo specchio d’acqua e la porta neoclassica, un deprimente mercato coperto, una sfilata di tristi capannoni commerciali intorno ai quali, alla fine dell’orario di apertura, resteranno mucchi di rifiuti e di immondizie, degna e decorosa cornice delle vicine costruzioni storiche!
La costruzione dell’infausto mercato sottrae danaro all’auspicabile operazione di ripristino della vicina Conca di Viarenna, in via Conca del Naviglio, ammirevole opera idrica che collegava la Cerchia interna dei Navigli con il bacino della Darsena, e permetteva il transito di battelli mercantili tra centro-città e i due Navigli esterni, diretti a Pavia e ad Abbiategrasso.
In un programma di valorizzazione della storia e di salvaguardia delle poche tracce ancora rimaste, l’obbiettivo del progetto dovrebbe essere il recupero contemporaneo e coordinato della Darsena, della Conca di Viarenna e delle opere neoclassiche. Ciò non avviene. Dispiace non soltanto l’ostinato rifiuto del progettista ad ascoltare consigli dati con onestà e senza spirito di competizione; ma anche la cecità del Comune di fronte a precisi doveri culturali, e la sua incapacità di governare, con una visione responsabile e meditata, il futuro destino di Milano.