Coro di no al piano anti smog “Non faremo come a Torino”
- da La Stampa del 16 novembre 2012
19 November, 2012
Federico Genta e Giuseppe Legato
La provincia dice no al piano anti smog che Torino sperimenterà dal prossimo 7 gennaio. Salvo rare eccezioni, le amministrazioni locali si limiteranno a rispettare le leggi regionali, che vietano la circolazione nei giorni feriali dei veicoli Euro 0 a benzina e dei diesel Euro 1. Il blocco dei mezzi più recenti, invece, è stato respinto dalla maggior parte dei sindaci.
Le uniche città determinate ad emulare le decisioni del capoluogo sono Borgaro, Carmagnola, Ivrea, San Mauro e Venaria. Non a caso sono queste le realtà di cintura che devono fare i conti con la maggiore quantità di Pm10 presente nell’aria. I continui sforamenti dei livelli massimi consentiti non ha lasciato loro alternative.
Netta, invece, la contrarietà di Orbassano e, seppur con qualche distinguo, di Rivalta. Nonostante alla guida della città ci sia una giunta «sostenibile», Mauro Marinari, primo cittadino rivaltese, è scettico sui reali benefici: «Più che un’iniziativa a salvaguardia dell’ambiente mi sembra un aiuto all’industria automobilistica».
Dice no allo stop a Euro 1 ed Euro 3 diesel anche Beinasco, che però è possibilista per il futuro: «Non siamo contrari in linea di principio, ma è necessario sedersi attorno a un tavolo assieme a Torino e alla Provincia», spiega il sindaco Maurizio Piazza. Che precisa: «In questo momento un divieto del genere andrebbe a colpire le classi sociali più svantaggiate».
Storicamente contraria perfino alle domeniche a piedi, Chieri non cambia posizione: «Ci siamo solo messi in regola con le disposizioni regionali, che fermano i mezzi più vecchi dalle 8 alle 19, ma senza un miglioramento del trasporto pubblico non ci sogniamo nemmeno di colpire i residenti - taglia corto l’assessore all’Ambiente, Arturo Calligaro -. Il nostro territorio è un’isola felice: le realtà che devono fare i conti con l’inquinamento sono altre».
Da Moncalieri il sindaco Roberta Meo spiega di aver già espresso ai tavoli torinesi la sua posizione: «Sugli Euro 3 diesel non possiamo, per principio, costringere gli automobilisti a cambiare auto. Credo che la limitazione abbia un senso nel centro storico di Torino, ben servito dai mezzi pubblici e dalla metropolitana, molto meno nei comuni dell’hinterland. Diciamo che le città della prima e seconda cintura sono realtà diverse rispetto al capoluogo».
Giuseppe Catizone, sindaco di Nichelino, usa toni più aggressivi: «Direi che dopo lo scivolone sulla minaccia di non accendere i riscaldamenti nelle scuole, siamo di fronte a un altro errore grossolano. È impensabile - spiega - immaginare che le famiglie sostengano spese di questo tenore in un momento simile. Si tratta dei soliti provvedimenti spot che noi non recepiremo come già fatto negli anni scorsi».
La musica non cambia nemmeno a Trofarello. Il vicesindaco Maurizio Tomeo dice: «Bloccare gli euro 3 diesel? Credo sia uno scherzo, altrimenti è una proposta che non ci sentiamo davvero di accogliere».
11 Ore di stop
Secondo le norme regionali, recepite da tutti i Comuni, nei giorni feriali si bloccano Euro 0 benzina ed Euro 1 diesel dalle 8 alle 19