“Quel biglietto è troppo caro”
Polemica Comune-Regione per il ticket della ferrovia metropolitana. Andare da Lingotto a Stura costerà 2 euro invece dei normali 1,5 di tram e autobus. Bonino: “Ma darà più servizi” - da La Repubblica del 06.12.2012
06 December, 2012
E' polemica tra Comune e Regione per il costo del biglietto del nuovo servizio ferroviario metropolitano. La tariffa del biglietto singolo per il tratto urbano, dalla stazione Lingotto a Stura, almeno nei primi mesi sarà di due euro cioè 50 centesimi di più di quanto oggi si paga per il ticket di autobus e tram di Gtt. Il Comune chiede che il prezzo venga uniformato ma l’assessore regionale Bonino replica: «Quel costo è giustificato perché quel ticket garantisce più servizi».
Come una seconda linea di metropolitana, come la Rer a Parigi, ma con prezzi e biglietti per le corse singole differenti e più cari rispetto a bus e tram. Già. A Parigi si può salire con lo stesso ticket che si usa per la metro o per i bus, la stessa cosa accade a Barcellona. Ma senza andare lontani, anche a Milano, chi ha il biglietto urbano può salire sui treni nei percorsi cittadini. A Torino la situazione è più complicata. E in evoluzione. Chi deciderà di sfruttare i convogli che da domenica passeranno ogni dieci minuti nelle fasce di punta lungo il Passante Ferroviario (ogni 20 minuti negli altri momenti della giornata) dalla stazione Lingotto a Stura, dovrà munirsi, fino a marzo, di un biglietto diverso.
Il ticket di Gtt, anche se è una tratta urbana, non vale, perché i treni sono gestiti da un altro operatore, Trenitalia. Attenzione, quindi. Se si vuole andare da Lingotto a Stura, oppure da Susa a Nord o a Sud, non si possono usare i ticket di Gtt per la tratta urbana, bisogna acquistare un biglietto ferroviario da 1,50 euro che vale, però, solo per una singola corsa.
E non può essere usato sui mezzi pubblici Gtt quando si scende e si vuole prendere la metro, il bus o il tram. Una situazione transitoria. Da marzo cambierà. Come? Con il Bim, il biglietto integrato metropolitano, nella versione urbana. Il costo di un singolo ticket, però, non sarà di 1,50 euro, ma di 2 euro. Insomma, 50 centesimi in più rispetto alla corsa semplice definita dalle tariffe del Comune di Torino.
Palazzo Civico non ha però voce in capitolo sulla definizione della tariffa, anche se ai tavoli tecnici, senza polemica, ha fatto notare «la differenza di costo rispetto ad una tratta che è dentro i confini della città». Differenza che potrebbe disorientare i passeggeri.
Chi userà i ticket semplici e non ha un abbonamento Formula, che può essere utilizzato su qualsiasi mezzo, treni delle Ferrovie compresi, dovrà stare attento se vorrà salire e scendere dalle nuove linee metropolitane su ferro da Stura a Lingotto. Per prendere uno dei treni bisognerà munirsi per forza di un ticket “Bim” urbano da 2 euro. Documento di viaggio che, però, sarà valido anche su metro, bus e tram di Gtt. Una biglietto semplice che include i treni del Passante costerà, in pratica, 50 centesimi in più, ma i passeggeri non saranno più costretti a sborsare 3 euro, 1,50 per Gtt e 1,50 per Trenitalia. Attenzione, però. Chi si muove con i ticket o con i carnet multipli di Gtt, per salire sui treni, dovrà acquistare per forza un “Bim” da 2 euro per salire sui treni urbani del Passante. Situazione che potrebbe generare confusione negli utenti. E soprattutto, per chi userà spesso il servizio ferroviario in città, senza però abbonarsi il biglietto urbano costerà 2 euro anziché 1,50. «Non si poteva fare altrimenti — spiegano all’Agenzia della Mobilità Metropolitana — si tratta di servizi gestiti da operatori diversi, Gtt e Trenitalia. Di base i due servizi associati costerebbero 3 euro, con la formula Bim urbano a 2 euro l’Agenzia riconosce e rimborsa l’euro di differenze agli operatori».