Ilva, Assennato (Arpa Puglia): occorre la valutazione del danno sanitario per le cokerie di Taranto
Assennato a Telenorba: “L’ultima legge regionale approvata (Valutazione Del Danno Sanitario) potrebbe essere risolutiva per determinare il rischio sanitario e per “ottenere una prova uguale e contraria rispetto a quella che si è consolidata nell’incidente probatorio”. Lo studio al momento però è fermo in attesa dell'approvazione dei criteri guida da parte del Ministero
06 December, 2012
Il direttore Giorgio Assennato interviene al Graffio, trasmissione di attualità di Telenorba.
"Dopo l’approvazione della legge regionale sulle diossine e sul benzo(a)pirene, l’ultima, quella sulla Valutazione del Danno Sanitario, approvata nel luglio 2012 in Consiglio Regionale, potrebbe essere risolutiva. Ne ha parlato il Ministro Corrado Clini, a Taranto, in agosto, ed è stata presentata recentemente anche a Bergamo in un convegno organizzato dai Medici per il Lavoro.
La legge segue la falsa riga di ciò che avviene oltreoceano. Negli Stati Uniti, infatti, con il rilascio dell’Aia si valuta anche l’impatto sanitario, e lo si fa attraverso un sistema che stabilisce se esiste rischio significativo per la popolazione che abita nei pressi di uno stabilimento. Si procede ad un calcolo probabilistico per comprendere qual è la probabilità, per un cittadino esposto a determinate concentrazioni di sostanze nocive, di sviluppare il cancro nell’arco della vita (periodo stimato di settant’anni nel modello americano).
Se noi avessimo fatto questo (studio che però in attesa dell'approvazione dei criteri guida da parte del Ministero, ndr), oggi saremmo in grado di dire se c’è o no un rischio effettivo, sempre se riuscissimo a provarlo di fronte alla magistratura. Ritengo che di questo documento la magistratura abbia bisogno per ottenere una prova uguale e contraria rispetto a quella che si è consolidata nell’incidente probatorio.
Lo studio americano definisce un modello al centro del quale è una cokeria, e intorno aree concentriche delimitate da circonferenze. Ciascuna area indica la differente probabilità che una persona ha (ad esempio, uno a dieci milioni, uno a un milione, uno a centomila, uno a diecimila) di sviluppare, in quel cerchio, su diversi gradienti, durante la vita stimata, un tumore causato da quelle emissioni. Se quella probabilità è minima, il rischio è considerato accettabile. E’ grazie a questo studio che gli Stati Uniti hanno ridotto le emissioni delle cokerie nel 2005. Esso serve ad affermare una sostanziale assenza di rischio rilevante, o anche ad individuare il livello di produttività tale da non determinare il rischio sanitario.
Se portassimo ai magistrati uno studio di questo tipo, dimostrando l’assenza di pericolo, avremmo una prova uguale e contraria prodotta dai periti interpellati dalla Procura di Taranto”.
Per Angelo Bonelli, consigliere del Comune di Taranto, lo studio riportato dal direttore generale dell’Arpa ha un problema che è stato approfondito anche da altre università: “C’è un problema – ha detto Bonelli – di compatibilità della distanza con le cokerie e i centri abitati ad alta densità”.