Arrivano anche a Milano le prime "Case dell'acqua"
Giovedì 13 dicembre è partita l'installazione di due "Case dell'acqua" in Largo Marinai d'Italia e al Parco Chiesa Rossa. Per promuovere l'utilizzo gratuito dell'acqua pubblica. In arrivo altri tre distributori di acqua naturale e gasata del Comune nei prossimi mesi. 189.000 euro il costo complessivo dell'operazione. Per riempire le bottiglie bisognerà però autenticarsi
13 December, 2012
Le prime due Case dell'acqua milanesi saranno al Parco Formentano, in largo Marinai d’Italia, e al parco Chiesa Rossa in via San Domenico Savio. Acqua fresca e gasata per tutti: soprattutto gratis.
L’installazione è finanziata dal Comune e sarà realizzata da Metropolitana Milanese Spa per promuovere l’acqua pubblica di Milano e la sua buona qualità come bene comune. Le altre "case" dell'acqua saranno installate presso il Parco Bassi in via Livigno, il Giardino Cassina de' Pomm in via Zuretti Gioia (ang. Cassoni) e i giardinetti di via Morgagni.
“La difesa e la promozione dell’acqua pubblica come bene comune sono sempre state al centro dell’azione della nostra Amministrazione e Milano è una delle prime città d’Italia per la qualità della sua acqua. Bere acqua del rubinetto significa anche tutelare l’ambiente: questi distributori garantiranno a tutti l’accesso ad una risorsa preziosa e sono un ulteriore passo verso una città sempre più sostenibile", ha dichiarato l’assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde Pierfrancesco Maran.
Entro gennaio tutti e cinque gli erogatori con il marchio del Comune e di Milano Blu saranno a disposizione dei cittadini ed erogheranno la stessa acqua che sgorga dai rubinetti delle nostre case, ma con la possibilità di scegliere tra liscia e gassata. Ogni distributore avrà anche un piano d’appoggio per le bottiglie da riempire e per quelle già riempite con una vaschetta raccogli gocce collegata direttamente allo scarico, per evitare la fuoriuscita d’acqua che d’inverno potrebbe ghiacciare.
Per accedere al servizio è previsto un sistema di autenticazione dell’utente tramite la tessera regionale dei servizi. Ogni macchina sarà, inoltre, a norma di legge per i diversamente abili e dotata di un monitor per il passaggio di comunicazioni ed informazioni agli utenti e di illuminazione notturna a LED con basso consumo elettrico.
Il costo complessivo dell’intervento (allacciamenti, spese tecniche ed IVA) ammonta a circa 189 mila euro.