Acqua, Cofferati interroga la Commissione europea
L'ex sindaco di Bologna chiede a Bruxelles di fare chiarezza su uno schema di decreto del governo italiano che modifica in senso peggiorativo un provvedimento del 2001 sulla potabilità dell'acqua destinata al consumo umano
14 December, 2012
Alcuni giorni fa, Sergio Cofferati (foto), parlamentare europeo del Pd ed ex segretraio generale della Cgil, ha presentato un'interrogazione alla Commissione europea sullo schema di decreto del governo italiano che, se approvato, consetirebbe di erogare come potabile l'acqua contaminata da sostenze tossiche e cancerogene. L'iniziativa dell'ex sindaco di Bologna prende le mosse dalla denuncia dell'associazione italiana medici per l'ambiente (Isde) di Viterbo, che da qualche tempo ha ingaggiato una battaglia nei confronti dello schema di decreto interministeriale presentato alla Commissione europea dal governo Monti. Il decreto propone l'introduzione del parametro "Microcistina-LR", nell'allegato I, parte B, del decreto legsilativo 31 del 2001, con cui l'Italia ha recepito nel proprio ordinamento la direttiva 98/83/CE relativa ai requisiti di potabilità dell'acqua destinata al consumo umano. "Se tali modifiche venissero approvate - affermano gli esperti di Isde - permetterebbero, anche se con determinati valori di parametro, l'erogazione di acque potabili contaminate da cianobatteri e microcistine da essi prodotte, sostanze queste ultime classificate dall'Agenzia internazionle di ricerca sul cancro come elementi cancerogeni di classe 2b". Cofferati, sulla scia delle argomentazioni portate dall'associazione dei medici per l'ambiente, chiede alla Commissione come la stessa intenda operare. L'iniziativa dell'europarlamentare Pd si aggiunge a quella avviata tempo fa dal magistrato Ferdinando Imposimato, da Gianni Tamino, dal Forum italiano dei movimenti per l'acqua e da altri parlamentari europei e nazionali.