Puglia, Legambiente contraria al rinvio dell’Ecotassa. Ciafani: “Errore grave e imperdonabile”
Con il rinvio dell'entrata in vigore della legge della nuova ecotassa si accontentano i comuni inadempienti. Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia ha espresso la propria contrarietà: “Lo scenario rimane desolante. Solo 17 Comuni sono sopra la soglia del 40% di raccolta differenziata e con una media regionale di poco superiore al 17% di RD. La Puglia si affida alla discarica per smaltire la maggior parte dei propri rifiuti
16 December, 2012
“In Puglia – ha dichiarato Stefano Ciafani, Vice Presidente Legambiente Nazionale - le esperienze positive si limitano ancora a poche realtà. Nella limitrofa Campania, per avere un termine di paragone, i Comuni Ricicloni che nel 2011 avevano una raccolta differenziata superiore al 60% sono stati ben 161. Per voltare pagina definitivamente si dovranno replicare le buone pratiche gestionali di raccolta domiciliare in tutti i Comuni, a partire dai capoluoghi, sul modello di quanto fatto finalmente anche in Puglia come ad Andria e Canosa. Un obiettivo che potrà essere raggiunto solo penalizzando economicamente lo smaltimento in discarica ed è per questo che sarebbe un errore grave e imperdonabile prorogare l’entrata in vigore della nuova legge sull’ecotassa regionale, come richiesto”.
"Anche la Puglia - ha spiegato Francesco Tarantini Presidente Legambiente Puglia - può vantare finalmente un comune capoluogo riciclone ossia Andria. Questo Comune, con più di 100 mila abitanti, ha avviato, da settembre scorso, la raccolta differenziata porta a porta raggiungendo percentuali in linea con gli obiettivi regionali e nazionali. Insieme ad Andria, in questa edizione, abbiamo premiato altri dodici comuni, tra cui Monteparano, che per la terza volta si aggiudica il premio di Comune Riciclone. Ma oltre queste eccezioni – ha spiegato Tarantini – lo scenario rimane desolante con solo 17 Comuni sopra la soglia del 40% di RD, e con una media regionale di poco superiore al 17% di RD, a conferma che la Puglia continua ad essere fra le regioni che continuano ad affidarsi alla discarica per smaltire la maggior parte dei propri rifiuti. A questo si aggiunge il trend decisamente negativo dei capoluoghi di provincia e la richiesta di proroga dell’ecotassa da parte dei comuni inadempienti.
Al contrario, ciò che per Legambiente rimane prioritario è “il completamento degli impianti, ed in particolare la realizzazione di quelli per il trattamento della frazione umida, l’avvio della la raccolta differenziata porta a porta e l’approvazione dell’aggiornamento del Piano regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani”.