EuroVelo, Bruxelles ha detto sì. FIAB: "Giornata storica, finanziamenti da miliardi di euro"
FIAB: "La Commissione europarlamentare Trasporti e Turismo ha votato a favore dell’inclusione della rete di percorsi ciclabili di lunga percorrenza EuroVelo nella rete TEN T, aprendo la porta a miliardi di euro di finanziamenti per investimenti nelle infrastrutture ciclabili"
18 December, 2012
FIAB: "Giornata storica per i ciclisti europei. Per la prima volta nella storia del Parlamento europeo, i componenti della Commissione europarlamentare Trasporti e Turismo hanno votato a favore dell’inclusione della ciclabilità e della rete di percorsi ciclabili di lunga percorrenza EuroVelo nella rete TEN T, aprendo di fatto la porta a miliardi di euro di finanziamenti per investimenti nelle infrastrutture ciclabili
La decisione arriva dopo quasi un anno di intensa campagna promossa dall’European Cyclists’ Federation e sostenuta in Italia dalla FIAB che si è adoperata scrivendo agli europarlamentari italiani e invitando istituzioni, organismi non governativi, singoli cittadini a bombardare con email i componenti la Commissione Trasporti del Parlamento europeo affinchè prestassero la necessaria attenzione al tema.
"Non sono stati approvati gli emendamenti così come proposti dal tedesco Cramer - precisa Bernhard Ensink, segretario generale di ECF - ma il regolamento europeo sulle reti TEN T ha previsto specificatamente l’inclusione nelle opere di ingegneria civile, tra cui ponti o gallerie, di infrastrutture per la mobilità ciclistica di lunga percorrenza come i percorsi EuroVelo. Ciò vuol dire poter accedere a decine di miliardi di euro di finanziamento dedicate alle infrastrutture".
Anche il presidente della FIAB, Antonio Dalla Venezia, insieme ai vertici di ECF, esulta: “Si tratta di un risultato grandioso, storico, inaspettato fino solo a qualche giorno fa quando tutti davano per scontata la bocciatura di EuroVelo, il cui progetto di rete transnazionale di percorsi ciclabili, pur apprezzato in linea di massima, non era considerato un progetto strategico e di qualità con valenza trasportistica”.
"Ma - sottolinea Dalla Venezia -pur aprendosi nuovi scenari a favore delle reti ciclabili, di fatto fino ad oggi esclusi dai documenti strategici comunitari, sia in Italia che in Europa abbiamo ancora tanto da fare affinchè le infrastrutture leggere per la mobilità ciclistica necessarie a costruire le reti di ciclovie siano inserite con apposite misure specifiche nella programmazione europea, nazionale e regionale".
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