Tariffe dell'acqua: in dieci anni stangata sulle famiglie
La Cgia di Mestre ha calcolato l'aumento dei costi dei servizi pubblici dal 2002 a oggi: 600 euro in più l'anno per ogni nucleo. L'incremento maggiore per le bollette dell'"oro blu": 71,8 per cento
21 December, 2012
Negli ultimi dieci anni la stangata sulle famiglie italiane a causa degli aumenti delle tariffe dei servizi pubblici è stata pesante. La Cgia di Mestre calcola infatti l'aumento dei costi dei servizi pubblici pari a 600 euro in più l'anno per ogni famiglia italiana. Stiamo parlando degli incrementi di acqua, gas, rifiuti e trasporti. Nel 2002 il costo medio annuo era di 1.385 euro, nel 2012 è stato di 1.986 euro, con un aumento del 43,4 per cento: una crescita di 601 euro per nucleo familiare. Lo studio del centro di ricerche delle imprese artigiane ricorda come nello stesso periodo l'aumento dell'inflazione sia stato del 24,5 per cento. "L'aggravio dei costi - ricorda Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia - è riconducibile all'aggravio fiscale che diverse voci hanno subìto in maniera ingiustificata. Va anche detto che le liberalizzazioni non hanno dato gli effetti sperati". Sul fronte delle tariffe, la crescita più alta è avvenuta per l'acqua: più 71,8 per cento. Sono anche rincarate in modo sostanziale le bollette del gas (+ 59,2 per cento), i trasporti ferroviari (+ 47,8), i pedaggi autostradali (+ 47,6), i trasporti urbani (+ 46,2), l'energia elettrica (+ 41,8) e i servizi postali (+28,1). Unica eccezione sono stati i costi dei servizi telefonici: meno 7,5 per cento nel decennio considerato. Ma nonostante gli aumenti degli ultimi anni le tariffe dell'acqua (e dei biglietti ferroviari) rimangono tra le più basse in Europa.