Servizio idrico integrato, varato il nuovo metodo tariffario
Pronti i criteri per le tariffe 2012 e 2013 del servizio idrico integrato. Si tratta di un sistema transitorio, che anticipa la proposta definitiva, che entrerà in vigore nel 2014. Così facendo, per l'Aegg "le norme nazionali ed europee e gli esiti dei referendum sono conciliati". Di diverso avviso il Forum italiano dei movimenti per l'acqua, che promette battaglia.
31 December, 2012
Il 28 dicembre scorso, l'Autorità per l'energia elettrica e il gas (Aeeg) ha approvato il metodo tariffario transitorio 2012-2013 per il servizio idrico integrato. Nella stessa data l'Autorità presieduta da Guido Bortoni (nella foto)ha avviato un'istruttoria conoscitiva per verificare alcuni comportamenti dei gestori non conformi alla normativa vigente e lesivi dei diritti degli utenti e ha approvato la prima Direttiva per la trasparenza dei documenti di fatturazione (i documenti sono rintracciabili su www.autorita.energia.it). "I provvedimenti - si legge nella nota dell'Aeeg - sono finalizzati a rendere il quadro di regole più chiaro, certo e stabile, garantendo l'equità e la protezione degli interessi degli utenti e creando le condizioni per favorire gli investimenti in un settore che ne ha urgente necessità di perseguire gli obiettivi di qualità del servizio e di tutela ambientale richieste dalle norme nazionale e comunitaria". Per quanto riguarda il metodo tariffario transitorio, nel provvedimento dell'Autorità vengono individuati i criteri che saranno poi adottati a livello nazionale per determinare le tariffe del 2012 e del 2013 del servizio idrico integrato, compresi i servizi di captazione a usi multipli e di depurazione a uso industriale e civile. La metodologia proposta anticipa le linee generali di quella definitiva, prevista a partire dal 2014, e riguarda tutte le gestioni, ad esclusione di quelle che adottano il metodo tariffario Cipe e delle gestioni delle Province autonome di Trento e di Bolzano e della Regione Valle d'Aosta (per le quali è confermata per il 2012 e il 2013 l'applicazione del metodo tariffario vigente).
La nuova metodologia non determina le tariffe, ma - come specifica la nota dell'Aeeg - "definisce i criteri per la loro quantificazione e prevede che, nella fase transitoria, sia mantenuta un'articolazione tariffaria per gestore e per ambito tariffario analoga alla preesistente e che gli enti d'ambito preposti abbiano tempo fino alla fine di marzo per sottoporre ad approvazione dell'Autorità le nuove proposte tariffarie per gli ambiti di propria competenza. A salvaguardia dell'impatto sugli utenti finali, viene introdotto, per il biennio, un limite di variazione della tariffa, in analogia con quanto previsto dal metodo attualmente applicato e una verifica specifica sulla validità delle informazioni fornite e la corretta applicazione dei nuovi criteri, nei casi di incrementi tariffari superiori". Per l'Autorità la nuova metodologia concilia gli esiti dei referendum sull'acqua e le norme europee e nazionale in materia e i principi del recupero dei costi e di "chi inquina paga". Nello specifico, le novità riguardano la soppressione della "remunerazione del capitale" (che era fissata in via amministrativa e non aggiornabile) e il riconoscimento del "costo della risorsa finanziaria" (in aderenza al principio della copertura integrale dei costi, per sua natura variabile in funzione dell'andamento dei mercati finanziari). Quando deciso dell'Autorità non trova d'accordo il "Forum italiano dei movimenti per l'acqua", in quanto il nuovo metodo nega l'esito del secondo dei due referendum del 2011 sulla remunerazione del capitale investito, che rimane molto vicino al 7 per cento previsto dalla legge abrogata dal voto popolare. Un altro elemento di dissenso riguarda il vincolo sull'aumento delle tariffe, che secondo il provvedimento dell'Aeeg sono vincolate all'andamento del mercato dei buoni del tesoro decennali. "Un metodo - afferma il Forum - già applicato per la riforma delle pensioni e che procede verso la finanziarizzazione delle vita dei cittadini".
Ultima innovazione introdotta dall'Autorità riguarda il costo degli investimenti, che verrà riconosciuto, di norma, solo quando le opere saranno effettivamente realizzate e in funzione(anche se è prevista la possibilità di riconoscere in tariffa uno specifico importo per alimentare un fondo per il finanziamento di nuovi investimenti).