Si chiude alle 24.00 del 7 gennaio il lungo periodo di partecipazione pubblica del Piano Aria della Regione Lombardia, attraverso le osservazioni dirette di cittadini, enti e associazioni, alle 91 misure che la Regione ha definito nel Piano definitivo, che dovrà essere approvato dalla Giunta.

Il processo di creazione del Piano regionale lombardo è stato lungo, dibattuto, controverso e ha vissuto la crisi politica della Regione ed il passaggio dal precedente assessore dimissionario al nuovo assessore Salvemini che l'ha ereditato. Vi sono poi state le numerose controversie giudiziarie che hanno coinvolto sia la giustizia amministrativa lombarda, sollecitata dall'associazione Genitoriantismog, che la Commissione Europea di Bruxelles.

Ora il Piano è pronto - dicono in Regione - e si spera di approvarlo entro gennaio e sicuramente prima delle elezioni amministrative e nazionali del 24 e 25 febbraio.
Il Piano della Lombardia sarebbe il primo piano italiano, per la propria complessità ed organicità, ad ottemperare pienamente al disposto del dlgs. 155/2010 e prevede 91 misure di intervento suddivise nei vari settori d'intervento (agricoltura, trasporti, energia, aria, acqua ecc.).

Pubblichiamo l'ultima sintesi non tecnica formulata dalla Regione.

Martedì 8 gennaio, dalle ore 10 alle ore 17.30, presso Palazzo Lombardia, vi saranno gli ultimi due momenti pubblici della pianificazione:

h. 10.00-13.00: la seconda conferenza di valutazione del PRIA, dedicata al confronto con i soggetti istituzionali competenti in materia ambientale e con gli enti territorialmente interessati.

h. 14.30-17.30: il Forum pubblico di valutazione, aperto a tutti i cittadini interessati, che potranno esporre le loro osservazioni alla proposta di Piano, nonché al Rapporto ambientale e alla Sintesi non tecnica.