Roma, arriva il decreto-Clini sui rifiuti, che saranno smaltiti nel Lazio
Impianti di trattamento da individuare in 8 giorni, differenziata da attivare in modo efficace e omogeneo entro fine mese, per arrivare a metà febbraio in pieno regime. Il testo del decreto
08 January, 2013
Il decreto Clini, varato dal ministro dell’Ambiente, in attuazione di quanto disposto dalla Legge di Stabilità 2013, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed è dunque operativo, anche se l’attuazione completa sarà possibile soltanto entro un anno. L’emergenza rifiuti a Roma deve essere affrontata tempestivamente, affinché la Capitale possa evitare le dure sanzioni europee. La ratio del decreto sta proprio nella volontà di “allineare la gestione dei rifiuti di Roma e del Lazio alle direttive dell’Ue e alle leggi nazionali, “ottimizzando l’impiantistica esistente e programmata nella Regione” ha dichiarato il ministro Corrado Clini. Egli stesso ha reso noti i dati trasmessi al ministero dell’Ambiente dalla Regione Lazio lo scorso dicembre: i rifiuti nella Provincia di Roma raggiungono la quota di 1,8 milioni di tonnellate l’anno e si riducono del 30% grazie alla raccolta differenziata. La capacità residua degli impianti di trattamento meccanico-biologico del Lazio già autorizzati è di 930.000 tonnellate, mentre quella degli impianti in corso di autorizzazione è pari a 850.000 tonnellate. Clini ha espresso tutta la determinazione e la volontà rispetto al programma stabilito dal decreto a cui le amministrazioni devono adeguarsi, altrimenti “saranno giudicate inadempienti e quindi saranno sanzionate”. Ma quali sono le tappe stabilite dal decreto Clini? Innanzitutto, entro 8 giorni dall’entrate in vigore del decreto (circa metà mese) il prefetto Goffredo Sottile, nominato commissario per 6 mesi, dovrà individuare “gli impianti di trattamento della Regione Lazio che hanno una capacità autorizzata residua”. Al prefetto sono affidati poteri sostitutivi, ovvero di commissariamento in caso di inadempienza delle amministrazioni e delle aziende.
Contestualmente, entro 8 giorni dall’entrata in vigore del decreto, ed entro il 25 gennaio, le Autorità competenti e le imprese titolari degli impianti suddetti dovranno trattare i rifiuti di Roma, Stato della Città del Vaticano, Ciampino e Fiumicino, nei limiti delle loro possibilità. Decorso il termine interverrà il commissario con poteri sostitutivi; entro 15 giorni dall’entrata in vigore del decreto ed entro il 30 gennaio le autorità competenti e le imprese dovranno impegnarsi “a rendere operativo il piano per la raccolta differenziata nel comune di Roma predisposto da Ama e Conai”, nonché adottare le misure necessarie “al fine di favorire il recupero energetico dei rifiuti urbani e ridurre il quantitativo dei rifiuti urbani avviato a smaltimento”. Decorso il termine interverrà il commissario con poteri sostitutivi; entro 15 giorni dall’entrata in vigore del decreto ed entro il 15 febbraio, le Autorità competenti dovranno adeguarsi alle disposizioni del decreto e quindi provvedere “al completamento delle procedure di autorizzazione degli impianti di trattamento meccanico biologico nella Regione Lazio”. Decorso il termine interverrà il commissario con poteri sostitutivi.