Scarsa partecipazione all’ultimo Forum pubblico sul Piano Aria Lombardia (PRIA)
Nonostante la buona volontà della Regione, l’ultima giornata di partecipazione pubblica al varo del PRIA (Piano Regionale Interventi qualità Aria) ha visto ben poche adesioni (vedi foto). Regione Lombardia si dice comunque soddisfatta (circa 100 le osservazioni arrivate). Giunta e Consiglio le prossime tappe per l’approvazione definitiva del Piano, che rischia però di restare solo un “bel libro delle buone intenzioni”, secondo Di Simine di Legambiente
09 January, 2013
Abbiamo assistito all'ultima giornata della fase consultiva e pubblica del PRIA (Piano Regionale Interventi per la qualità dell’Aria) di Regione Lombardia, tenutasi in una delle sale convegni della mastodontica nuova sede della Regione, Palazzo Lombardia. Sarà per la data post-vacanze o per l’attenzione particolarmente concentrata sulle vicende politiche regionali (e nazionali), ma non abbiamo avuto quell’impressione di partecipazione pubblica, da parte di cittadini ed associazioni, che l’evento meritava. Il processo consultivo aveva già vissuto un primo importante momento con gli Stati Generali dell’Aria del 26 e 27 settembre, presso il Grattacielo Pirelli.
Di certo il PRIA che Regione Lombardia si presta ad approvare ed adottare è un documento enorme (442 pagine!), assai complesso, che difficilmente può invogliare il normale cittadino a dare contributi significativi … Tuttavia ci si aspettava più partecipazione diretta da parte di associazioni, comitati, organizzazioni dell’area ambientale.
Secondo Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia, invece sempre in prima linea alle fasi consultive del Piano, il PRIA, anche se da apprezzare per la sua organicità e complessità, resta un completissimo quadro della situazione ed un “bel libro delle buone intenzioni”, ma mancano gli obiettivi vincolanti, le misure di controllo, gli strumenti di vigilanza sulla sua attuazione. Legambiente lamenta poi che i due momenti conclusivi dell’8 gennaio, la conferenza di valutazione del mattino con i soggetti istituzionali competenti e gli enti territoriali e 

 il Forum pubblico aperto ai cittadini del pomeriggio, non siano stati accorpati: ciò avrebbe permesso alle istituzioni di confrontarsi direttamente con i cittadini e rispondere alle diffuse richieste di vigilanza e controllo in materia di inquinamento atmosferico.
Nessuno si illudeva di cambiare il mondo con questo Piano, aggiunge Di Simine, tuttavia anche se ora sappiamo tutto lo scibile sulla situazione e qualità dell’aria in Lombardia, concretamente il Piano fornisce solo delle belle indicazioni (le 91 misure previste), ma mancano gli obbiettivi vincolanti e gli strumenti di controllo per la loro attuazione.
Registriamo tra gli interventi del Forum anche quello del FAI – Federazione Autotrasportatori Italiani – che oltre ad auspicare come categoria la concreta possibilità che il traffico merci in Lombardia possa viaggiare di più su rotaia e dichiarare la disponibilità a contribuire a misure in difesa della salute, ha ribadito alla Regione di valutare bene un bando a breve termine dei veicoli diesel Euro 3, che metterebbe in ginocchio un settore come quello del trasporto commerciale già fortemente vittima della crisi economia. Brevi interventi anche di Italia Nostra e dell’associazione “Utenti del Trasporto Pubblico”.
Il Piano ha come presupposti legislativi la Legge Regionale 24/06 e i principi e criteri previsti dalla direttiva 2008/50/CE e recepiti nel d.lgs. 155/2010. Il Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria (PRIA) ha la doppia natura di piano, in accordo alla norma nazionale, e di programma, coerentemente alla norma regionale. Sono tre i macrosettori trattati nell’ambito del Piano: 1) mobilità e trasporti, 2) energia, 3) agricoltura e foreste.
Terminati i 60 giorni previsti per questa fase consultiva, ora la proposta di Piano torna in Regione per la fase di redazione finale, che terrà conto anche del "parere motivato" che sarà espresso dalla Direzione Generale Territorio e Urbanistica e della Verifica di assoggetabilità (VIC).
Il percorso si dovrebbe concludere entro 30 giorni con la presentazione in Giunta Regionale del PRIA definitivo.