La rotta delle biciclette rubate. Da via Bologna al Marocco
Bloccato dai vigili urbani un uomo che stava trasportando la refurtiva. In due mesi di attività la task force dei vigili per contrastare i furti di biciclette ha raccolto 100 segnalazioni di furti, denunciato 20 persone e ritrovato 15 biciclette - da La Stampa del 15.01.2013
14 January, 2013
di Paolo Coccorese
Quando i vigili lo hanno fermato, alla guida della sua auto in via Bologna, il signor El Habib, 50 anni, con una lista di precedenti che vanno dalla detenzione di armi alla ricettazione, ha preferito minimizzare: «Sul portapacchi ho solo qualche vecchia bici». Sembra roba di poco valore, finchè non viene sollevato il telo plastica verde: e allora che si scoprono nove biciclette. Mountain-bike dal valore di centinaia di euro ciascuna. Bici rubate in città e destinate ad essere rivendute dall’altra parte del Mediterraneo, in Marocco. In tasca, l’uomo aveva un biglietto per il traghetto Genova-Tangeri in partenza.
In viaggio La monovolume in rotta verso il Marocco era stata riempita fino all’orlo. I vigili, l’hanno bloccata pochi minuti dopo la mezzanotte di sabato scorso. All’interno una lunga lista di merce: attrezzi da cantiere, 23 telefoni cellulari e 25 orologi, un quad, una mini-moto e le nove biciclette, smontate e legate sul tetto. Tra queste, una della Provincia e una «bicicletta nera dal valore medio alto», sulla quale, l’arrestato era stato notato e poi seguito fino a casa, mentre si allontanava a tutta fretta dal mercato del Balon nelle settimane precedenti.
La task force L’arresto è il frutto del lavoro della nuova task force della Polizia Municipale nata per arginare i furti di bici. Un progetto chiamato «Ladri di biciclette», coordinato dal Nucleo di Prossimità, che sta anche delineando il profilo del fenomeno in città. I vigili dividono le segnalazioni in tre categorie: da una parte le bici sottratte dalle stazioni To-Bike e nei negozi, dall’altra quelle rubate ai privati cittadini. Il «cuore» della ricettazione è piazza della Repubblica ed è controllata da persone di origine straniera.
L’identikit dei ladri è vario. La maggioranza sono disperati, spesso con problemi di droga, rubano le biciclette in strada – soprattutto Centro, Crocetta, San Salvario e Vanchiglia -, che rivendono per poche decine di euro per acquistare le dosi di cocaina e eroina. Poi, ci sono le bande organizzate. Una, in particolare, è sospettata dei furti che nelle ultime settimane stanno colpendo i garage e i box di San Donato, San Paolo e Santa Rita. I ladri, sottraggono solo bici da corsa. Si pensa che siano destinate ad essere vendute nel mercato clandestino dei Paesi dell’Est. Dall’appello al recupero «Solo le bici di valore, che sono più difficili da rivendere, sono destinate all’estero», dicono dalla task force «Ladri di biciclette», un progetto nato nell’ottobre scorso dopo un appello lanciato alle associazioni delle due ruote: «Aiutateci a combattere il fenomeno: segnalateci i furti», scrissero i vigili. L’obiettivo era quello di creare una mappa e una banca dati delle bici rubate. In due mesi, sono state raccolte 100 segnalazioni di furti, sono state denunciate venti persone e sono 15 le biciclette ritrovate. A questo dato, si proverà ad aggiungere le ultime nove: una Merida con computerino, una Rockrider Decathlon grigionera, una Dedonato, una Bianchi Scorpion nera, una Ghost Thousand, una Bianchi Hotwire, una Giant Boulder, una Merida Cross, una Bianchi Spillo Rubino. Erano biciclette destinate ad essere rivendute in Marocco. Per chi riconoscerà la propria bici rubata, il numero dell’Ufficio dei vigili da chiamare è 011-4434300.
panerai replica watches
iwc replica watches
u-boat replica watches