Il 2013 è l'Anno europeo dell'aria (e non quello contro lo spreco alimentare)
L'Ue ha proclamato il 2013 Year of air, con l'obiettivo di sensibilizzare cittadini e governi sul tema dell'inquinamento atmosferico, cui sono legate oltre 400.000 morti ogni anno solo in Europa. L'iniziativa principale in programma è la proposta di riforma, che sarà presentata in autunno, del quadro normativo comunitario in materia di smog
22 January, 2013
Il 2013 è stato proclamato dall'Ue Anno europeo dell'aria (e non, come hanno scritto in molti, “Anno europeo contro lo spreco alimentare”, che potrebbe invece essere celebrato nel 2014), un'iniziativa pensata per sensibilizzare governi e cittadini sul problema sempre più critico dell'inquinamento atmosferico. Nel prossimo autunno, in particolare, dovrebbe essere presentata da Bruxelles una proposta di revisione delle politiche e del quadro normativo Ue in materia di prevenzione dello smog. L'intento è quello di uniformare meglio le regole adottate dai vari Paesi membri e, soprattutto, di fare in modo che le prescrizioni vengano rispettate, diversamente da quanto accade al momento.
«Dobbiamo riconoscere che alcuni degli standard Ue sulla qualità dell'aria stabiliti alla fine degli anni '90 non sono stati rispettati – ha dichiarato il Commissario Ue per l'Ambiente, Janez Potocnik, in occasione del lancio dell'Anno europeo - A dispetto delle proroghe e della flessibilità concessa da Bruxelles, la maggioranza degli Stati membri viola le norme Ue sulla qualità dell'aria».
Una situazione con inevitabili ripercussioni in termini di salute pubblica: solo nel 2010, le morti legate all'inquinamento atmosferico in Europa sono state circa 420.000. Un dato che l'Ue ritiene inaccettabile, considerando che, secondo le stime degli esperti, basterebbe applicare in modo rigoroso le tecnologie già esistenti per salvare ogni anno almeno 100.000 vite umane. Di qui la decisione di dedicare dodici mesi al tema dell'inquinamento, a cominciare dalla revisione del quadro normativo.
Nell'ambito dell'Year of air, inoltre, l'Unione europea ha avviato una consultazione pubblica per chiedere agli esperti e ai comuni cittadini dei suggerimenti su come migliorare la qualità dell'aria nei propri paesi. Per inviare a Bruxelles i propri consigli (attraverso due distinti questionari online) c'è tempo fino al 4 marzo 2013, dopodiché la Commissione presenterà ufficialmente i risultati della consultazione pubblica, che saranno tenuti in considerazione nella proposta di riforma della normativa comunitaria in materia di smog.
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