Se la pizza inquina più dell'auto
- da La Repubblica del 19.01.2013
23 January, 2013
Ettore Livini
IL FUMO degli scappamenti? Un balsamo per i bronchi. Gli scarichi di industria e riscaldamento? Un toccasana polmonare. Il vero nemico dell’ambiente, in questo periodo di crisi, sono diventate le piante. Loro, poverette, passano la vita a trasformare CO2 in ossigeno, convinte di conquistarsi così la nostra riconoscenza. Sbagliano: quando lavorano, ignoriamo i loro sforzi. E quando passano a miglior vita (spesso per mano nostra) le perseguitiamo come eco-mostri. Pioniere della crociata anti- alberi è stato in tempi non sospetti il Celeste Roberto Formigoni. Che tra una vacanza ai Caraibi e un tuffo in Sardegna ha trovato il modo di criminalizzare i forni a legna delle pizzerie, con la scusa che il fumo di carpino e quercia «inquina più dei diesel». Ha fatto proseliti. I greci, senza soldi per comprare kerosene, hanno raso al suolo intere foreste e riattivato i camini. E ora Atene è sul piede di guerra contro la cappa di Pm10 vegetale che grava sulla città. Sarà. Per fortuna prima o poi la Grecia uscirà dal tunnel e tornerà al gasolio. E, magari, qualche pseudo-paladino dell’ambiente proibirà la pizza cotta a legna. Allora, con buona pace delle piante, inizieremo davvero a respirare aria pulita.