Bari, Igenio flop nel quartiere Carbonara: costretto a convivere con i bidoni
Igenio, installato con tante speranze a novembre, pare non riscuotere successo tra i residenti delle strade limitrofe e infatti dopo 15 giorni dall’avvio della sperimentazione sono tornati i bidoni dell’indifferenziato. Il cassone di Igenio torna in azienda praticamente vuoto
27 January, 2013
di Antonella Ardito
Niente da fare: i bidoni della spazzatura a Carbonara, a pochi passi dalla scuola elementare Armando Diaz e da una ludoteca restano. Eppure ogni mattina staziona fino alle 10.30 in via Vittorio Veneto il cassone per la raccolta differenziata. Ma Igenio, installato con tante speranze a novembre, pare non riscuotere successo tra i residenti delle strade limitrofe e infatti dopo 15 giorni dall’avvio della sperimentazione sono tornati i bidoni dell’indifferenziato. Il risultato è che l’operatore dell’Amiu resta senza far nulla per parecchie ore e che il cassone di Igenio, posizionato ogni giorno ad orari prestabiliti per raccogliere vetro, carta, organico e rifiuto indifferenziato, torna in azienda praticamente vuoto.
I rifiuti finiscono ad ogni ora del giorno (e non negli orari stabiliti, cioè dopo le 16.30 nei mesi invernali) fuori e dentro i bidoni bianchi, tenuti costantemente aperti da pezzi di cassette dei venditori abusivi di frutta e verdura che stazionano nei pressi della scuola o da cartoni che dovrebbero invece finire nei cassonetti per la raccolta della carta o, come la logica imporebbe, nell’apposita sezione di Igenio.
“Chiederò un incontro ai vertici Amiu – spiega Antonio Ciaula, consigliere circoscrizionale che nei mesi passati si è interessato della vicenda – anche perché sarebbe dovuta partire la seconda fase del progetto, il conferimento in maniera autonoma e con le chiavette da parte dei residenti delle immediate vicinanze dei rifiuti con Igenio.
Mi avevano segnalato nei giorni di festa il riformarsi delle discariche a cielo aperto accanto ai bidoni, ma a noi interessa che tutti, carbonaresi, cegliesi e losetani, siano coinvolti nei progetti per la raccolta differenziata”. Ma molti cittadini, non tutti, pensano che non serva perché la Tarsu, o meglio la futura Tares, si paga ugualmente o spesso ancor di più.
Articolo di Antonella Ardito del 7 gennaio 2012 da http://www.go-bari.it/
http://www.go-bari.it/notizie/attualita/18496-igenio-flop-a-carbonara-costretto-a-convivere-con-i-bidoni.html