Gli autobus restano fermi “Costretti, non c’è gasolio”
- da La Repubblica di Napoli del 30.01.2013
29 January, 2013
di Anna Laura De Rosa
SENZA gasolio. Gli autobus dell’Anm, l’Azienda napoletana mobilità sono rimasti letteralmente a secco: per la mattinata di oggi «il servizio non sarà garantito», comunica la società di trasporto su gomma. Tradotto: niente mezzi in circolazione per tutta la mattinata. Uno stop già iniziato nel tardo pomeriggio.
L’annuncio choc della paralisi arriva su Facebook nella tarda serata di ieri: immediate le proteste degli utenti del social network, stressati dai continui disagi del trasporto pubblico.
Fioccano i post irati: «Chiudete che è meglio. A che serve l’abbonamento? » scrive Marco. «Fra un po’ comunicherete che sono finite le gomme», è l’amara ironia di Gian Mauro.
Un diluvio di commenti negativi, c’era da aspettarselo vista la situazione. E l’Azienda lo comprende ma non ci sta a passare per incapace. Così affida la sua replica a
un messaggio finito sul sito internet ufficiale dell’Anm.
I reclami «sono giustificati e comprensibili — ammette l’Anm sul omega speedmaster replica watches web — tuttavia noi non siamo la controparte e non ci piace fare la figura degli incapaci perché non lo siamo. Fra tagli governativi e regionali, i contributi che riceviamo per pagare stipendi e fare manutenzione si sono ridotti del 40 per cento. Non possiamo garantire più i servizi di un tempo».
I primi disagi per l’assenza di carburante si sono registrati già ieri nel pomeriggio: decine di utenti hanno atteso invano un autobus alle fermate di Chiaia, Vomero e zona flegrea. La società ha soppresso le due linee notturne (N1 e N2) e messo in congedo forzato i dipendenti. Stamani il blocco colpisce tutta la città. Mezzi inchiodati a terra nei depositi di Cavalleggeri d’Aosta, via Nazionale delle Puglie, Garittone e piazza Carlo III. Difficoltà anche nella rimessa Stella polare. Gli unici bus che potrebbero passare a singhiozzo sono R2 e Alibus. Inevitabili le file alla fermata e il traffico in tilt.
La società è in agonia: la flotta comprende 780 vetture di cui solo 450 assicurate e appena 320 in esercizio; ci sono oltre 2300 dipendenti (di cui 1500 operatori di servizio). Le banche non anticipano più soldi per il cattivo pagamento registrato mentre i fornitori di carburante, in credito di ingenti somme, lasciano la società a secco. Inevitabile lo stop. Il dramma è che il blocco «si ripeterà nei prossimi mesi» avvertono i sindacati.
In ritardo anche gli stipendi dei dipendenti. Per far fronte all’emergenza lavoratori e gasolio, l’Anm utilizzerà alcuni fondi ministeriali. Il rifornimento dovreb-
be essere consegnato entro le 13, consentendo in seguito la ripresa dell’esercizio. Ma il Comune tenta un salvataggio in extremis: da Palazzo San Giacomo dicono che il gasolio sarà nei depositi alle sette e trenta del mattino così da alleviare i disagi.
All’orizzonte però si profila già un altro ostacolo: il 31 gennaio scadranno le assicurazioni, la società sta cercando di recuperare le risorse necessarie al rinnovo ma «la situazione è drammatica — dice
Paola Imperi della Cgil — Cercheremo di garantire il miglior servizio possibile». D’accordo la sigla Faisa Cisal. In un comunicato il sindacato dice: «Il notevole calo dei mezzi in esercizio trova il suo apice negativo nei due più grandi depositi aziendali, via Puglie e Cavalleggeri d’Aosta, con la totalità dei mezzi fermi per mancanza di gasolio». Il sindacato conclude: «Chiediamo una urgente convocazione al prefetto e al sindaco di Napoli perché siano
adottati tutti i provvedimenti necessari alla risoluzione delle problematiche illustrate, soprattutto a salvaguardia della mobilità cittadina e dell’incolumità del personale addetto alla guida».
Il Comune «in questo momento non può fare molto — fanno sapere dall’azienda — dobbiamo “tirare avanti” fino a marzo: l’amministrazione dovrebbe ricevere i fondi del predissesto e far respirare le aziende di trasporto».