Furti di carta e cartone: intervista a Comieco
Eco dalle Città ha interpellato Comieco in merito al fenomeno della raccolta illegale di carta e cartone. Intervista a Roberto Di Molfetta, responsabile area riciclo e recupero del Consorzio
31 January, 2013
Qual è stata la tendenza per la raccolta di carta e cartone nel 2012?
Dai dati di fine 2012 a disposizione di Comieco ricaviamo che c'è stata una contrazione della raccolta della carta dovuta alla riduzione dei consumi. In generale c'è un calo di raccolta nelle grandi città con una diminuzione inferiore al 5%. Siamo abbastanza sorpresi del dato di riduzione della raccolta familiare a Torino che, come è già stato riportato, risulta superiore al 10%. Si tratta di un dato abbastanza anomalo rispetto alla tendenza.
Il fenomeno dei furti di carta si rispecchia a livello nazionale?
Si tratta di un fenomeno troppo eterogeneo. E' più corretto fare confronti su dati puntuali. A Milano, ad esempio, la riduzione risulta molto limitata (-1%) e il trend della raccolta differenziata carta sembra essere comunque migliore rispetto al trend di riduzione dei rifiuti complessivi.
Quella di Torino tuttavia non è stata l'unica segnalazione giunta a Comieco. Altri episodi sono avvenuti a Napoli e Bari. Nella città partenopea gli episodi hanno riguardato la sottrazione del cartone esposto in strada dalle utenze commerciali che veniva sottratto prima del passaggio dei mezzi autorizzati. Nel capoluogo pugliese invece l'anno scorso era stato individuato un raccoglitore illegale di carta che operava con l'ausilio di un compattatore.
Colgo l'occasione per precisare un aspetto sui furti di carta a Torino. Negli articoli pubblicati viene utilizzato il termine "cartiere". In questo caso le cartiere non c'entrano. E' più preciso parlare di "deposito di macero" in quanto le grandi cartiere non sono presenti sul territorio torinese.
Il fenomeno dei furti può essere influenzato dalle quotazioni di mercato della carta?
No, il fenomeno non è incentivato dalle quotazioni di mercato. Il prezzo nella seconda del 2012 è diminuito e le quotazioni ora sono sostanzialmente stabili. La causa di questi episodi credo sia quindi riconducibile alla ricerca di ricavi e alla necessità di trovare nuovi lavori come conseguenza dell'attuale situazione economica.