Motoseghe in azione alla Darsena :cancellata l'«oasi naturalistica»
Lo smantellamento dell'isolotto impegnerà 500 camion. Il Comune: «Nascerà un giardino» - da Il Corriere del 31.01.2013
01 February, 2013
Paola D'Amico
Ruspe e motoseghe al lavoro nella Darsena. Amsa ha iniziato su commissione del Comune la pulizia del bacino che dovrà essere consegnato in tempi brevi a Expo per la riqualificazione su progetto dello studio Bodin. Sparirà così anche l'oasi naturalistica che era nata sulla sottile striscia di terra (mille metri quadrati in tutto) abbandonata dopo lo stop ai lavori per il maxiparcheggio. Via l'oasi, trasloco per alberi e piante anche rare (come aveva constatato nel 2009 Manuel Bellarosa, agrotecnico del Boscoincittà). Non si vedranno più gli aironi a primavera né altri animali selvatici e insetti che qui, nel cuore della metropoli, avevano trovato casa. Per smantellare l'oasi il Comune ha dato l'incarico ad Amsa. Si calcola che solo lo smantellamento dell'isolotto impegnerà 500 camion. Il costo è di 589 mila euro.
Darsena, il taglio delle piante Darsena, il taglio delle piante Darsena, il taglio delle piante Darsena, il taglio delle piante Darsena, il taglio delle piante Darsena, il taglio delle piante
I COSTI - Darsena Pioniera, il comitato che s'è battuto fino all'ultimo per scongiurare la distruzione dell'oasi di biodiversità, ipotizzando una piccola variante in corso d'opera al progetto Bodin (in quale opera pubblica non viene fatta una variante?) stima che costerà 300 mila euro solo asportare la terra dell'ormai ex oasi (lo smaltimento è a parte). Elena Grandi, presidente commissione Ambiente zona 1 (Verde) aggiunge: «Era nell'aria, dopo l'ultima riunione, il tempo sarà il giudice di questa vicenda». Contro la distruzione dell'oasi s'era espresso anche il presidente di Enpa, Ermanno Giudice.
IL COMUNE - «Oggi è un giorno importante per Milano - ha dichiarato Gianni Confalonieri, direttore Settore Relazioni Istituzionali e con la città - perché il recupero della Darsena non è solo il primo passo per la realizzazione delle vie d’acqua in vista di Expo 2015, ma anche un momento molto atteso dai cittadini che, finalmente, dopo lungo tempo potranno riappropriarsi di uno dei luoghi più belli e suggestivi di Milano. Si tratta, inoltre, di una decisione presa a seguito di un percorso di confronto durato diversi mesi, che ha visto la partecipazione di tutti i soggetti interessati e degli abitanti della zona». Sull'area - promette Palazzo Marino- nascerà un giardino di 2500 metri quadrati.