Bici e treno, mancata intermodalità a Porta Susa. Per ora?
Nella nuova stazione continuano a mancare le rastrelliere ma compare una canalina per scendere ai binari con la bici. I ciclisti la bocciano: "Troppo stretta e mal posizionata". Nasce intanto un tavolo tecnico FIAB-Regione. Primo obiettivo: far sì che tutti i treni del SFM siano accessibili alle bici
04 February, 2013
E' indubbiamente ancora un rapporto difficile quello tra biciclette e treni in Piemonte. L'ultimo caso emblematico dell'intermodalità mancata tra i due mezzi di trasporto è -come denunciato da Eco dalle Città- l'assenza di rastrelliere nell'appena inaugurata nuova stazione ferroviaria di Torino Porta Susa. A tutt'oggi non v'è traccia di cicloposteggi lungo corso Bolzano e davanti all'ingresso principale della stazione e le rastrelliere più vicine si trovano soltanto in piazza XVIII Dicembre. I pendolari che raggiungono la nuova stazione in bici possono però trovar di che consolarsi: in corrispondenza delle scale dell'ingresso B (lato corso Inghilterra) è comparsa nei giorni scorsi una canalina per facilitare la discesa ai binari con bici al seguito. Peccato che la soluzione, a detta di molti ciclisti, non sia affatto funzionale. Fabio Zanchetta sul gruppo Facebook Torino Sostenibile commenta così: "Il binario per bici a Porta susa è stretto e troppo sul bordo e la ruota non entra! Chi l'ha progettato? Qualcuno l'ha testato? Chi ha toppato nella progettazione della rampa? Ma dopo anni che rompiamo le palle giornalmente, perché qualcuno fa ancora errori così banali??".
Incredulità e delusione sono stati espressi anche dalla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) lo scorso dicembre, in occasione dell'entrata in funzione delle 5 prime linee del Servizio Ferroviario Metropolitano. Di queste, infatti, soltanto 3 sono servite con mezzi attrezzati per il trasporto biciclette mentre non è stato previsto sulla FM2 Pinerolo-Chivasso e sulla FM4 Torino-Bra. Per questo lo scorso 28 gennaio, una delegazione dell'associazione ha partecipato, ad una riunione presso l’assessorato ai Trasporti della Regione Piemonte, per discutere delle criticità e dei progetti futuri riguardanti la possibilità di caricare le biciclette a bordo dei treni regionali. Oltre alla delegazione FIAB (guidata dal consigliere nazionale Giacomo Scognamillo, dalla coordinatrice per il Nord-Ovest Marilisa Bona, e dal vicepresidente di FIAB “Bici&Dintorni” di Torino Mario Agnese) erano presenti all'incontro anche alcuni rappresentanti della direzione regionale di Trenitalia. L’assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino durante l'incontro ha annunciato: “Delle cinque linee attualmente in funzione, tre (FM1, FM3 e FMA) sono dotate di materiale rotabile adatto per il trasporto delle biciclette. Il prossimo passo sarà quello di valutare con il gestore del servizio la possibilità di estendere il trasporto bici anche ai treni dell’FM2 Pinerolo-Chivasso”.
I rappresentanti della FIAB hanno lamentato le carenze del servizio ai fini dello sviluppo del cicloturismo e del pendolarismo, tra cui, "il limite di 10 biciclette che possono essere attualmente trasportate al seguito dei viaggiatori negli spazi dove ne potrebbero entrare invece 15 e l’impossibilità di trasportare le bici sui locomotori 464 pur se dotati di spazio attrezzato per il trasporto bici". L'assessore Bonino, accogliendo le richieste della FIAB a mettere in agenda la soluzione dei problemi sollevati in tempi ragionevoli, ha annunciato l’intenzione di attivare un tavolo tecnico permanente per condividere nuovi progetti di incentivazione dell’utilizzo delle bici. Il primo incontro si terrà il prossimo 5 marzo.