Corso Racconigi, al via la raccolta degli invenduti
Le prime borse sono state consegnate sabato dai volontari - da La Stampa del 05.02.2013
05 February, 2013
Con la pensione di 429 euro Abdel, che vive nelle case popolari di corso Racconigi, non riesce a sfamare i suoi tre figli adolescenti. Per questo si dà da fare per dividere in parti eque banane, verza, piselli, arance, zucchine. Prodotti di seconda scelta ma ancora buoni. È partita sabato, tra i banchi del mercato di corso Racconigi, la raccolta dell’invenduto di fine giornata.
Si tratta di merce che verrebbe buttata via e che invece finisce sulle tavole di famiglie in difficoltà. I sacchetti riempiti sabato sono stati tanti, nonostante a livello generale la quantità dell’invenduto sia crollata, proprio a causa della crisi. Si calcola infatti che nel 2012 a Torino siano finite in discarica 850 tonnellate in meno di rifiuti organici dei mercati (meno 20%).
Ciononostante, gli ambulanti di corso Racconigi hanno riempito intere cassette. Tutta la frutta e la verdura raccolta è stata portata nelle sale circoscrizionali di via Moretta, per la ridistribuzione. I volontari, oltre a un accompagnatore dell’associazione Eufemia, sono gli stessi beneficiari, che passano tra i banchi con un tesserino di riconoscimento e raccolgono l’invenduto per se stessi. È proprio questo il punto forte del progetto: coinvolgere gli assistiti in prima persona, con un duplice vantaggio. «Da un lato li responsabilizziamo – spiega Stefano Pugliese di Eufemia, che per il progetto riceve un contributo dal Comune che copre le attività fino a giugno – dall’altro impieghiamo pochi operatori, risparmiando così sui costi».
Non è infatti la prima volta che un progetto simile viene proposto in Circoscrizione 3. Due anni fa, l’associazione Archimente ne aveva realizzato uno in tutto e per tutto simile, ma poi la Circoscrizione non aveva rinnovato il contributo, giudicando il progetto troppo dispendioso e poco efficace. «Si basava su una scarsa componente di volontariato», spiega il presidente Daniele Valle. Il nuovo progetto, al contrario, punta tutto sul contributo dato dalle stesse persone in difficoltà. «Vista l’ottima risposta ottenuta sabato dagli ambulanti – aggiunge Pugliese – dalla prossima settimana contiamo di allargare la rete degli assistiti». La lista verrà redatta dai servizi sociali: «Un modo per garantire che a portarsi a casa le cassette siano persone davvero bisognose».