De Corato: impossibile accontentare tutti
IL VICESINDACO
01 March, 2004
Sacchi Annachiara «Qui bisogna capirci: o tagliamo gli alberi, e ci prendiamo gli insulti dei milanesi, o teniamo le piante e accorciamo i marciapiedi, e allora le mamme con il passeggino si lamentano, o salviamo alberi e marciapiedi, e allora gli automobilisti insorgono best replica watches. Abbiamo deciso di salvare i platani in viale Piave e lungo tutta la circonvallazione, ma qualsiasi cosa avessimo fatto sarebbe stata sbagliata». Non ne può più il vicesindaco Riccardo De Corato delle proteste per i lavori di rifacimento della linea tranviaria 29 - 30: sventola l' elenco di «oltre 70 vie» in cui i marciapiedi sono stati ristretti per fare spazio alle auto, deplora il comportamento di certi automobilisti che «si mettono in doppia fila», e a chi gli obietta il prezzo troppo caro dei parcheggi sotterranei, risponde allargando le braccia: «Gli spazi a Milano sono quelli che sono. E dobbiamo rispettare le leggi». Il riferimento è al regolamento di messa a norma delle sedi tranviarie che ha costretto l' amministrazione, da piazza Oberdan a piazza Medaglie d' Oro, a proteggere i binari con nuovi marciapiedi che «mangiano spazio» alla strada. «Gli alberi stavano compromettendo la stabilità dei binari - continua De Corato - e per non tagliarli abbiamo spostato le rotaie di trenta centimetri sulla carreggiata. Sono platani secolari, bellissimi. Cos' altro potevamo fare?». E la polemica non finisce, passando dagli alberi ai parcheggi: «Sono circa ottanta i posti auto che abbiamo perso lungo tutta la circonvallazione, ma stiamo cercando di recuperarli nelle vie adiacenti con parcheggi a lisca di pesce, come abbiamo fatto in viale Vittorio Veneto. In viale Piave, invece, stiamo pensando di togliere le strisce blu a pagamento. Per chi vorrà, c' è sempre il parcheggio di viale Majno, che al momento è vuoto. Ripeto, vuoto». Annachiara Sacchi LA REPLICA I progetti Abbiamo deciso di salvare i platani in viale Piave e lungo tutta la circonvallazione