Napoli. Preoccupanti i livelli di inquinamento
Il Comune minimizza, ma il livello di pm10 nell’aria continua a superare la soglia tollerata per legge, mentre i blocchi alla circolazione, che sono stati prolungati al 27 e al 28 maggio, non stanno producendo alcun risultato
26 May, 2009
Ancora blocchi alla circolazione su tutto il territorio cittadino mercoledì 27 e giovedì 28 maggio, dalle ore 13 alle ore 20. Sono esclusi anche in questo caso gli autoveicoli euro 4 e alimentati a GPL o metano, nonché i mezzi a due ruote euro 2 ed euro 3 e vige la sperimentazione del car-pooling, quindi sarà consentito il transito ai veicoli euro 2 ed euro 3 se con almeno tre persone a bordo compreso il conducente.
Secondo le dichiarazioni del Comune di Napoli la ragione dell’ennesimo blocco al traffico è il persistere di condizioni meteorologiche favorevoli a forte accumulo degli inquinanti. Quello che viene omesso è che tale accumulo si sia già verificato ed sia andato già molto oltre i limiti previsti dalla legge, D.M. n.60 del 02/04/2002. Al 24 maggio, infatti, tale superamento si è verificato ben 86 volte, a fronte di un limite massimo consentito di 35. In sostanza, questo significa che, su 5 mesi, da gennaio, per più di due mesi e mezzo i cittadini napoletani hanno respirato polveri sottili in quantità superiori a quelle tollerate. La questione non è di poco conto se si considera che la presenza di queste particelle può provocare aggravamenti di malattie asmatiche, aumento di tosse e persino convulsioni, oltre agli effetti tossici diretti sui bronchi e sugli alveoli polmonari.
Ogni giorno i livelli di pm 10 non possono superare 50,5 µg/mc (microgrammo per metro cubo). Il 24 maggio i livelli registrati sono stati pari a 58 µg/mc nella zona delle Ferrovie, di 57 µg/mc presso la Scuola Andrea Doria e di 51 µg/mc presso la scuola Vanvitelli. Dunque, i livelli di Pm10 sono rimasti molto alti, nonostante il susseguirsi dei blocchi alla circolazione che sono stati previsti dal Comune di Napoli, dal 22 al 23 maggio e poi lunedì 25. Se si considera che, stando a quanto dichiarato dall’Arpac, la concentrazione di Pm10 in un’aria pulita, non supera i 10 microgrammi per m3, si può ben comprendere l’entità del problema. A tale proposito, va chiarito che la produzione di polveri sottili è determinata da processi di combustione, tra cui quelli che avvengono nei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento, in molte attività industriali, negli inceneritori e nelle centrali termoelettriche, ma anche per usura di pneumatici, freni ed asfalto. Se questo è vero, il fatto che in città persistano livelli molto alti di Pm10 può dipendere da due fattori: o i blocchi alla circolazione non sono effettivamente rispettati dai cittadini, o le polveri sono generate da altre attività di combustione, che hanno poco a che vedere con il traffico veicolare.
Criteri di valutazione anno 2009
(D.M. n.60 del 02/04/2002 e, per l’O3, D.Lgs.n.183 del 21/05/2004)
SO2 (Biossido di zolfo) - Il valore orario di 350 µg/m3 non può essere superato più di 24 volte nell’arco dell’anno civile
NO2 (Biossido di azoto) - Il valore orario di 210 µg/m3 non può essere superato più di 18 volte nell'arco dell'anno civile
CO (Ossido di Carbonio)- Il valore massimo della media mobile calcolata sulle 8 ore non può superare i 10 mg/m3
PM10 (Polveri sospese con F < 10 µm)- Il valore giornaliero di 50 µg/m3 non può essere superato più di 35 volte nell’arco dell’anno civile
O3 (Ozono) - Per il valore orario la soglia di informazione è pari a 180 µg/m3, la soglia di allarme è pari a a 240 µg/m3
I dati aggiornati dell'arpac