7 mila bottiglie risparmiate in ogni scuola grazie alle fontanelle T.V.B.
Rivincita dell'acqua della rete: cresce il numero di scuole superiori piemontesi che aderiscono al progetto "Ti Voglio Bere". Entro l'anno verranno installate 17 fontanelle in altrettanti istituti, ciascuna dotata di un conta-litri che permetterà di quantizzare il risparmio di bottigliette di plastica
28 May, 2009
Proseguono con successo i brindisi con l'acqua del rubinetto nelle scuole del Piemonte. Il progetto "T.V.B. Ti voglio bere", ideato dal Centro Studi Ambientali di Torino e sostenuto dall’assessorato regionale all'Ambiente con l'obiettivo di incoraggiare il consumo dell'acqua della rete, raggiunge in questi giorni due importanti traguardi: sono più di 10 mila gli studenti che hanno ricevuto la borraccia griffata T.V.B. e che presto vedranno comparire nelle loro scuole 17 fontanelle con l'acqua della rete.
Le fontanelle T.V.B, dotate di sistemi di trattamento in grado, dove necessario, di migliorare le caratteristiche organolettiche dell'acqua, "sono provviste -ci ha spiegato Alessandra Mazzotta, coordinatrice del progetto- di un conta-litri che permetterà di valutare il consumo d’acqua da parte degli studenti e la conseguente riduzione dell’uso di bottigliette di plastica". I promotori prevedono un risparmio approssimativo di 6-7 mila bottigliette da mezzo litro in un anno per ogni scuola aderente alla rete T.V.B.
Il progetto è fortemente sostenuto dall'assessore regionale all'Ambiente Nicola De Ruggiero che ha dichiarato, partecipando all'inaugurazione di una fontanella presso l'Istituto Tecnico Cavour di Vercelli, come "bere acqua del rubinetto oltre a far bene perché la qualità di quella erogata in Piemonte è buona, potabile e sempre sotto controllo, è anche un modo per produrre meno rifiuti ed inquinare di meno". Ed ha aggiunto: "Spendiamo tanti soldi per fornire nelle case acqua potabile e pubblica, che ci girano le scatole che gli italiani invece comprino acqua in bottiglia perché lo dice la pubblicità". Concorda con lui l'assessore all'Ambiente della Provincia di Vercelli: "Nella maggior parte del mondo -ha dichiarato Fabrizio Finocchi- non esiste acqua potabile. L’acqua è una cosa che diamo per scontata, apriamo il rubinetto e la utilizziamo per lavarci, per cucinare, tanto che ci è impossibile capire quanto essa sia importante. Dobbiamo iniziare a renderci conto che si tratta di una risorsa che finirà. Perciò è necessario un cambiamento degli stili di vita: accendete il cervello e bevete acqua del rubinetto!”. Consumi sobri e consapevoli, è l'indicazione che arriva anche dai 4 ragazzi "water manager" responsabili del progetto all'interno dell’I.T. Cavour di Vercelli, che nelle prossime settimane spiegheranno agli altri studenti le semplici mosse per il risparmio domestico e le convenienze, ambientali e non, del bere l’acqua del rubinetto.
Il sito web di T.V.B. Ti voglio bere
L'elenco delle scuole che hanno già aderito al progetto